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Note sulle responsabilità di magistrati e avvocati nell’applicazione delle leggi antiebraiche

Atti del Covegno svoltosi presso il Senato della Repubbica il 24 gennaio 2018.
Si analizza l’atteggiamento dei magistrati italiani di fronte all’applicazione della normativa antiebraica, il comportamento degli avvocati nei confronti dei propri colleghi ebrei, e in generale il comportamento dei giuristi italiani.

Razza e inGiustizia. Gli avvocati e i magistrati al tempo delle leggi antiebraiche

Questo libro nasce dall'iniziativa congiunta del Consiglio Superiore della Magistratura e del Consiglio Nazionale Forense, con la partecipazione del Senato della Repubblica, l’Unione delle Comunità Ebraiche e la Corte di Cassazione.
Nel 2018 si compie l’ottantesimo anno dell’emanazione delle leggi antiebraiche, “leggi abominevoli” secondo le parole di Piero Calamandrei. Leggi che costituirono la più grave lacerazione dei principi fondamentali dell’ordinamento giuridico e dello Stato di diritto.

I processi come “scuole di anarchia”. La propaganda sovversiva nelle aule dei tribunali (1876-1894)

Negli ultimi decenni dell’Ottocento in Italia si svolsero alcuni processi politici che videro sul banco degli imputati i “sovversivi” anarchici e socialisti. L’articolo si concentra sul processo bolognese del 1876, che segnò il “debutto” giudiziario dell’Internazionale in Italia; sul processo agli organizzatori del moto de La Boje! del 1886; sui processi per i fatti del 1 maggio 1891 a Roma e a Napoli. Chiudono l’analisi alcune notazioni sui Tribunali militari che nel 1894 emisero la condanna degli organizzatori dei Fasci siciliani.

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