Commedia

Rec. a T. Persico, "Le parole e la musica. Poesia ed esecuzione dalla Vita Nuova alla Divina Commedia", Canterano, Aracne, 2019, in "Rivista di studi danteschi", a. XX 2020, pp. 393-394

Recensione al recente volume di Thomas Persico dedicato a un'approfondita indagine sui rapporti tra musica e parole nell'opera di Dante accolta nelle pagine della Rivista di studi danteschi.

Rec. a A. Carrai, Le Muse nelle invocazioni del ‘Paradiso’, in “Lettere italiane”, a. LXX 2018, n. 1 pp. 16-37, in “Rivista di Studi Danteschi”, a. XIX 2019, pp. 200-201

La scheda recensisce il contributo di A. Carrai, "Le Muse nelle invocazioni del Paradiso", illustrando e commentando i passaggi chiave del percorso esegetico seguito dalla studiosa per chiarire la funzione delle nove figlie di Zeus nell'ultima cantica della "Commedia".

Denti

Il saggio ha per oggetto l'immagine del morso devastante e omicida nella Commedia dantesca. Viene analizzata in particolare la situazione del dannato Ugolino della Gherardesca (Inf. canti 32-33).

Dante, nostro contemporaneo. Perché leggere ancora la ‘Commedia'

Il mondo di Dante Alighieri era completamente diverso dal nostro: un mondo in cui tutti gli uomini sapevano dove avrebbero vissuto e che lavoro avrebbero fatto e soprattutto erano certi che nell’aldilà ci sarebbero stati dei premi o dei castighi. Benché Dante abbia fatto un lavoro diverso da quello che si potevano aspettare i suoi genitori e abbia vissuto in esilio per metà della vita, aveva delle idee molto precise sulla vita dopo la morte ed era sicuro che fossero condivise dai suoi lettori. Oggi, quando queste certezze non ci sono più, perché leggiamo ancora la Commedia? Perché è bella?

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