La monofagia del moderno egoista. Servitù e ‘vita activa’ in Leopardi
Il saggio prende spunto da un ricordo d’infanzia annotato nello Zibal-doneil 26 marzo 1820, che Leopardi rubrica sotto la voce “Servitori”. A partire da questo appunto, il contributo indaga la presenza del motivo della servitù, e del rap-porto servo-padrone, nel diario leopardiano e nei ricordi autobiografici raccolti nella Vita abbozzata di Silvio Sarno, intrecciandolo dapprima con le considerazioni rousseauiane sul tema (Émile e Confessions) e poi con il concetto arendtiano di ‘vita activa’.