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L'Agenda “Donne, pace e sicurezza” e la tutela dei diritti umani. Un bilancio a vent'anni dalla Risoluzione 1325 (2000)

L'articolo propone una panoramica sull'adozione della ris. 1325 (2000) da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in occasione del ventesimo anniversario dalla sua adozione. La risoluzione è uno dei documenti più importanti del Consiglio, sebbene non giuridicamente vincolante, ed ha creato la cd. Agenda "Donne, pace e sicurezza". L'elaborato si propone di sottolineare i profili giuridici di rilievo della risoluzione e delle successive risoluzioni che compongono il corpus normativo dell'Agenda.

Donne e moda. Fashion victims o protagoniste?

Il rapporto tra le donne e la moda ha sempre rappresentato il terreno d’indagine privilegiato di questo campo di studi. Malgrado la storia della moda e del costume testimonino come gli uomini abbiano svolto un ruolo da protagonisti nei fenomeni di moda, è opinione diffusa che la moda sia una “questione da donne”. Da qui l’idea di provare a capovolgere, già dal titolo, tale impostazione, in quanto figlia di un contesto specifico, quello dalla società borghese, all’interno del quale si è manifestata.

Donne e sindacato. Partecipazione, dirigenza e percorsi femminili di vita e di carriera

La ricerca affronta il tema della partecipazione femminile nelle organizzazioni sindacali con particolare riferimento all'assunzione da parte delle donne dei ruoli di responsabilità. L'indagine empirica è stata condotta considerando il sindacato FLAEI CISL come case study al fine di cogliere elementi universali e tipicità specifiche dell'oggetto di ricerca.

Maternità, filiazione, genitorialità. I nodi della maternità surrogata in una prospettiva costituzionale

Sulla scia di recenti pronunce italiane ed europee in materia di “maternità surrogata” e del dibattito – pubblico e accademico - che le ha accompagnate, il volume si propone di esplorare i beni e gli interessi coinvolti nella generazione e nella filiazione e di ricercare argomenti e bilanciamenti capaci di rispecchiarne la pluralità e il valore.

Differenza/uguaglianza

Il dibattito relativo ai nodi fondamentali del rapporto tra uguaglianza e differenza va inquadrato all’interno di una costruzione – e decostruzione – più ampia e complessa del concetto stesso di uguaglianza e ancor prima di una problematizzazione del valore dell’universalismo moderno (e occidentale). Il saggio ripercorre questi nodi problematici all'interno della riflessione femminile e femminista.

"Senza tener conto del genere": la storia quasi dimenticata di regina Jonas

Regina Jonas, vissuta a Berlino e poi morta ad Aschwitz, è la prima rabbina donna ad ver esercitato e teorizzato la possibilità per le donne di diventare anche rabbine. I suopi scritti in gran parte inediti e conservati negli archivi di Berlino e Praga, vengono analizzati in questo articolo che ricostruisce il percorso intellettuale di questa quasi dimenticata autrice.

Display di genere e autodeterminazione tra rassegnazione e r-esistenze. Una ricerca qualitativa sulle donne di nuova generazione in Italia

In questo contributo si propone un’analisi sull’agency delle giovani donne islamiche residenti in Italia, a partire dai vissuti e dalle esperienze quotidiane narrati in 88 interviste. A fungere da espediente per stimolare i racconti era un’osservazione sul fatto che le protagoniste indossassero o meno il velo.

La televisione della crisi. Emergenza sanitaria, informazione come bene comune e resilienza femminile nei palinsesti italiani

Il contributo analizza la rottura degli equilibri della programmazione televisiva italiana sotto la pressione dell’emergenza sanitaria.
A partire dalla fine di febbraio 2020 il centro mediato della società si è improvvisamente svuotato da opinionisti e spettacoli, per lasciar spazio all’unico grande show che non avremmo mai immaginato di dover far scorrere sugli schermi moltiplicati di televisori, computer e smartphone: lo spettacolo della paura e del dolore con protagonista l’ombra della morte e un giornalismo impreparato ad affrontare appieno la comunicazione scientifica.

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