Editoria

I festival letteraria in Puglia. Numeri e caratteri di un paesaggio culturale del Sud

Nel corso degli ultimi venti anni si sono diffusi in Italia numerosi festival di approfondimento culturale. Si tratta di iniziative nuove e con caratteristiche specifiche rispetto alle più tradizionali fiere del libro e alle rassegne letterarie, tanto che il loro rapido incremento ha spinto alcuni studiosi di economia culturale e di problemi dell’editoria ad analizzarle in diversi studi e report.

Deroghe crociane. Le opere di narrativa nel primo Catalogo Laterza

Il saggio analizza alcune opere di narrativa presenti nel primo catalogo Laterza, tra cui una serie di pubblicazioni tipografiche precedenti alla nascita della casa editrice (1901). Ciò che emerge dall’analisi è che Giovanni Laterza - almeno fino al 1904 e con l’eccezione dei romanzi di Alfredo Oriani - pubblicò opere di narrativa di vario genere e qualità, in alcuni casi con l’avallo dello stesso Croce.

Il valore del libro

Evoluzione storica del libro, principale strumento adottato nel tempo per la circolazione del sapere: sue caratteristiche materiche, sua funzione, forme della sua sopravvivenza nell'era della rete.Lettura come forma di apprendimento.

L’America in casa. Sogni e sviluppo nell’Italia del “miracolo”

When you think of the Italian “economic miracle”, i.e., the intense development that Italy has experienced since the end of the war until roughly the mid-sixties, hardly the thoughts turn to the cultural industry. Still, if you think of the cultural industry properly, including in it, besides publishing, the production and consumption of radio programs and television, as well as the music industry, there is no doubt that it has known a growth level comparable to that of other industrial fields. In the Twenties, the idea is developed of broadcasting, i.e.

Il primo “gesto civile”. Il nuovo sguardo politico della letteratura

Tredici autrici italiane (Aleramo, Banti, Bellonci, Cialente, de Céspedes, Ginzburg, Manzini, Masino, Morante, Ortese, Romano, Viganò, Zangrandi) sono le tredici Madri della letteratura dell’Italia Repubblicana che hanno atteso, partorito, curato, cresciuto i primi tredici anni (dal 1943 al 1956) della nostra democrazia. Fino all’adolescenza, cioè fino alla scoperta di un mondo nuovo, hanno vissuto la gestazione della Resistenza come un’attesa, la nascita della Costituzione come un gesto, la crescita della nuova Repubblica con uno sguardo diverso nella politica e nella letteratura.

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