Il primo “gesto civile”. Il nuovo sguardo politico della letteratura
Tredici autrici italiane (Aleramo, Banti, Bellonci, Cialente, de Céspedes, Ginzburg, Manzini, Masino, Morante, Ortese, Romano, Viganò, Zangrandi) sono le tredici Madri della letteratura dell’Italia Repubblicana che hanno atteso, partorito, curato, cresciuto i primi tredici anni (dal 1943 al 1956) della nostra democrazia. Fino all’adolescenza, cioè fino alla scoperta di un mondo nuovo, hanno vissuto la gestazione della Resistenza come un’attesa, la nascita della Costituzione come un gesto, la crescita della nuova Repubblica con uno sguardo diverso nella politica e nella letteratura. Segnate dall’esse‐ re anche Mogli della Repubblica (Banti, Bellonci, Ginzburg, Manzini, Masino, Morante) e oscurate dal protagonismo dei propri mariti (Roberto Longhi, Goffredo Bellonci, Leone Ginzburg, Enrico Falqui, Massimo Bontempelli, Alberto Moravia) sono Figlie dei silenzi inquieti e contraddittori della storia.