Ernest Hemingway

Hemingway, Moravia e il fascismo. La “fortuna” dello scrittore americano in Italia tra gli anni ’20 e gli anni ’60

Among the Italian responses to Hemingway’s death, Alberto Moravia’s stands out for his condemnation of the US writer’s cult of his publica persona. Comparing Hemingway to D’Annunzio, Moravia comes very close to calling Hemingway himself if not a Fascist, certainly someone whose values were close to Fascist ones. Moravia’s essay sparked a lively debate, with many Italian critics and writers coming out in defense of Hemingway, even when they may have been critical of specific aspects of his work.

Engagement e stilizzazione. L'effetto Hemingway negli italiani a cavallo della Seconda Grande Guerra

Il mito di Ernest Hemingway - maturato negli ambienti più illuminati e critici della cultura italiana dagli anni del fascismo, ma poi affermatosi pienamente negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale - appare, sin dal suo primo manifestarsi, come sineddoche stessa del mito della letteratura americana, in quanto caratterizzato da una profonda immediatezza espressiva, e insieme, da una tensione libertaria irrefrenabile e perfino "cosmica", capace di tradursi in modi di "stilizzazione" aperti e autonomi.

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