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Scene urbane del moderno. I nuovi fori e la monumentalizzazione del vuoto

Le città si sono sempre auto-rappresentate attraverso luoghi simbolici e spazi monumentali. Ma questo bisogno sembra ormai essere assente nella contemporaneità. Nel Novecento entra in crisi il modello della città compatta e la concezione albertiana della “città come grande casa”, che si rappresentava attraverso l’intellegibilità del suo perimetro in rapporto al paesaggio naturale e attraverso l’internità degli spazi pubblici come “stanze a cielo aperto”. La condizione moderna è rappresentata dallo spazio discontinuo della città aperta e priva di margini e dalla presenza di grandi vuoti.

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