Islam

Libri e lettori nel mondo arabo-islamico medievale

Questo testo è una ampia introduzione alla traduzione italiana del volume di K. Hirschler. Inoltre viene analizzata una regione, lo Yemen di epoca medievale, non trattata nel volume di Hirschler - che si concentra sulla Siria e l'Egitto di epoca mamelucca - mettendo in evidenza dinamiche sociali, composizione di biblioteche sultanali e private, nello spirito delle ricerche dedicate alla storia del libro e della lettura.

Leggere e scrivere nell'Islam medievale

Il saggio di Konrad Hirschler, qui presentato in versione italiana, si inserisce nella tradizione degli studi dedicati alla storia della lettura nel mondo occidentale ed esamina, attraverso fonti documentarie, letterarie e iconografiche, la tipologia e la diffusione delle pratiche di lettura nel mondo arabo-islamico medievale, in congiunzione con la storia della cultura e la storia sociale, in regioni quali la Siria e l’Egitto tra XI e XV secolo. L’Autore getta luce su un rapporto, quello tra testo e lettura, tra scrittura e lettore, che si rivela essere complesso e multiforme.

Recensione a "Konrad Hirschler, Leggere e scrivere nell’Islam medievale, edizione italiana a cura di Arianna D’Ottone Rambach"

Recensione al volume che si inserisce all’interno della tradizione dei testi dedicati alla storia del libro e della lettura in Oriente. Il libro si sviluppa attraverso l’analisi delle fonti documentarie, letterarie e iconografiche, delle pratiche di lettura nel contesto arabo-islamico medievale, nelle regioni della Siria e dell’Egitto, tra XI e XV secolo.

Da Berlino (1878) a Dayton (1995)

Il saggio ripercorre il percorso di formazione di un'identità in senso nazionale fra i musulmani di Bosnia durante l'epoca di dominazione asburgica, dopo il Congresso di Berlino del 1878, e quella jugoslava, mettendo in rilievo i caratteri di un gruppo che da religioso si è progressivamente trasformato in "nazionale" fino al riconoscimento internazionale avvenuto con gli accordi di Dayton del 1995.

Il pretesto del velo. Pratiche identitarie di giovani donne musulmane in Italia

L’indagine narrata in questo lavoro aveva lo scopo di esplorare, attraverso le pratiche di giovani donne musulmane, e la narrazione delle stesse, l’attribuzione dei significati culturali attribuibili al velo, e la traduzione di tali pratiche in dispositivi di display relazionale. Lo svelamento delle identità culturali nelle prassi ordinarie – incluso l’abbigliamento – è infatti un potente punto di accesso nell’esplorazione di fenomeni di mutamento culturale e sociale.

Morire per uccidere. Il terrorismo suicida tra interpretazioni funzionaliste e sguardi post-coloniali

A partire dall'attentato del 2001 il fenomeno del terrorismo suicida si è imposto non solo allo sguardo dei media e dell’opinione pubblica, ma anche all’attenzione degli studiosi: sociologi, antropologi, scienziati della politica si sono interrogati su questa inaudita combinazione di terrorismo e martirio, producendo un’abbondante messe di studi. Questa rassegna si propone l'intento di ragionare attorno ad alcune delle interpretazioni che hanno orientato l'analisi del fenomeno, con particolare attenzione alla cosiddetta "rational choice theory" e alle letture post-coloniali.

Intaglios set in medieval seal matrices: indicators of political power and social status?

The contribution discusses a seal matrix, said to have been found ‘near Norfolk’ in the early 1980s, set with an inscribed Arabic cornelian intaglio. The matrix is of bronze and its Latin inscription is not unusual and reads: Ie Sv Sel Bon E Lel (I am a seal good and loyal). Seal matrices of this type employing re-used gems are not rare and similar objects have been found in Norfolk. What renders this example special is its gem which contributes to the archaeology of Islamic contacts in Britain.

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