materiali

Prefazione

Nel settore delle costruzioni, i primi decenni del Novecento sono caratterizzati dalla combinazione di attività e di studi fra tradizione e innovazione, fra sperimentazione avanzata e ripresa di motivi e consuetudini costruttive del passato, al confronto nazionale e internazionale con le conquiste tecnologiche, con la produzione e il mercato ad esse connesse. Il nuovo legante, il cemento, si prestava a produrre elementi per la costruzione con conglomerati cementizi e con ‘pietre artificiali’ o ‘industriali’.

Materiali e interpretazione delle tecniche costruttive storiche

La storiografia architettonica è composta da livelli d’indagine diversi ma essenzialmente connessi fra loro: l’ambito territoriale, quello urbano e le parti del costruito. Lo studio delle strutture murarie, e quello delle tecniche costruttive in generale, rappresenta una delle componenti del processo storico-critico di conoscenza e d’interpretazione dell’architettura.

Materiali per un’architettura sensoriale

La naturale propensione del progettista tesa a integrare il momento tecnico-produttivo con quello progettuale sul piano della sperimentazione estetica e funzionale, si muove su diversi livelli: quello della percezione – che rivaluta il rapporto dei sensi nell’esperienza reale delle cose e dei materiali; quello dei significati – che coglie l’importanza della dimensione culturale e concettuale del rapporto con la tecnologia; quello del linguaggio con cui prefigura nuovi scenari.

L'innovazione indifferibile

L’innovazione tecnologica relativa ai materiali e ai sistemi edilizi, con particolare riferimento a materiali, componenti e sistemi strutturali, diviene oramai indifferibile. Vi è una evidente necessità di accelerare l’introduzione e la diffusione dei prodotti innovativi, soprattutto in ambito strutturale, a garanzia della
sicurezza statica degli edifici e della sicurezza delle persone che li abitano. In questa direzione, occorre un cambiamento culturale, nell’approccio al
progetto e al cantiere.

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