melodramma

Sappho dans le mélodrame du XIX siècle. De la dénonciation au renoncement, Giovanni Pacini et Charles Gounod

La figura della poetessa Saffo è al centro di diversi melodrammi del secolo romantico: ne sono indagati due a confronto, Saffo di Giovanni Pacini e Sapho di Charles Gounod. Emergono così differenze culturali fra i due contesti, che vedono diversi contenuti sociali e persino politici fra due autori generalmente poco interessati a questi livelli di significato.

Il Macbeth di Verdi come opera d'avanguardia nel medio Ottocento italiano

Il Macbeth di Verdi viene letto sia per la scelta del soggetto, sia per l'impiego inusuale della vocalità, sia infine per la sintassi musicale, come opera di avanguardia in un contesto socio-produttivo come quello del melodramma italiano nel 1847. Verdi con questa scelta va contro ogni aspettativa del pubblico, e verso un insuccesso programmato, quando il sistema dell'opera è strettamente sottoposto al gradimento del pubblico per dichiarato scopo di guadagno. La situazione di Firenze e il ruolo dell'impresario sono quindi adeguatamente valutati.

Povertà e melodramma in Giuseppe Verdi

L'esame di diverse ricorrenze del tema della povertà nell'opera di Giuseppe Verdi, dallla 'Luisa Miller' alla 'Forza del destino', dimostra come nellìItalia fra il 1848 e il 1870 si sia capovolta l'immagine della povertà, delle plebi, del quarto stato: da una condizione che merita aiuto e compassione ancora in un sistema patrnalistico, ad una immagine minacciosa, con pretese e voce pubblica nell'Italia unita costituzionale.

Note sul lessico critico di Metastasio. Passione/ragione

Metastasio inventa un linguaggio della passione che avrà grandissima fortuna nei secoli XVIII e XIX. L'articolo considera il lessico critico di Metastasio con particolare riferimento ai lemmi passione e ragione. Le diverse occorrenze presenti soprattutto nell'epistolario e nei testi teorici come l'Estratto dell'Arte poetica di Aristotele e il commento all'Arte poetica di Orazio permettono di ricostruire il senso che Metastasio attribuisce a tali parole, dotate nei diversi contesti semantici di un dinamismo interno che riflette l'elaborazione teorica della poetica metastasiana,

Giulio Ferroni e il teatro del Settecento. In margine a "La fedeltà della ragione"

Il contributo fa parte di un saggio scritto assieme a Beatrice Alfonzetti dedicato a una riflessione sugli scritti sul teatro settecentesco del critico italiano Giulio Ferroni. La prima parte (Ferroni e il melodramma) è dedicata agli scritti di Ferroni sugli autori di testi per il melodramma, da Metastasio a Da Ponte e individua le linee interpretative che costituiscono la base dell'interesse del critico per questo genere, che registra le trasformazioni della cultura dell'epoca.

Stile e linguaggio musicale nella Francesca da Rimini. Arcaismo e modernismo europeo

L'opera più celebre di Zandonai, Francesca da Rimini (1914) tratta dalla tragedia di d'Annunzio, viene letta in prospettiva comparativa: il suo linguaggio musicale viene posto a confronto con quello di Puccini e, meno intensivamente, con quello di Mascagni. Ne viene poi indicato il lato più modernista, che pone l'opera a fianco delle avanguardie storiche italiane, soprattutto con Gian Francesco Malipiero. Ne esce il ritratto di un sostanziale eclettismo nello stile di questo capolavoro del primo Novecento europeo

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