Ricerc@Sapienza

L'articolo esamina il modo in cui nelle fonti ebraiche vengono espressi i pensieri che riguardano le prime e le ultime cose: la metafora risulta essere l'unico modo mediante cui tali pensieri possono essere espressi e comunicati proprio a causa della sua oscurità e, nello spesso tempo, pregnanza e capacità allusiva.

L'articolo esamina dapprima la questione della presenza nel testo di Heidegger sulla dottrina platonica della verità. Prende poi in esame l'atteggiamento di Heidegger nei confronti del pensiero del Rinascimento italiano a partire dalla critica di Ernesto Grassi. Infine si mostra come Bovillus in Cassirer e Klibansky offra una dottrina della verita' di orientamento platonico profondamente diversa da quella che Heidegger rintraccia nella Repubblica.

Presentazione e discussione di Stephen R.L. Clark, Plotinus. Myth, Metaphor, and Philosophical Practice. Chicago and London: The University of Chicago Press, 2016

The aim of the present paper is twofold. Through the analysis of some words related to the process of weaving in Mycenaean and Hittite documentation, we have tried to verify the presence of a semantic shift from this ‘practical’ concept towards a metaphorical usage. This ‘semantic reworking’ does not seem to be present in either of those second millennium languages, but it is possible to observe some specific peculiarities. On the one hand, Mycenaean data show some linguistic indications of this metaphorical shift that are also attested in the later Homeric epics.

Classici alla finestra sono grandi libri della letteratura russa che nell'immaginario culturale italiano non sono ancora identificati con l'idea di classico in maniera generalizzata. La doppia esposizione implicita nel concetto di finestra offre quindi una platea di allargamento della conoscenza rivolta ai destinatari italiani e una prospettiva focale di analisi testuale diretta e concentrata, che affronta un singolo libro attraverso una vasta gamma di strumenti critici.