morale

Virtù «solide» e virtù «apparenti»: note sul lessico morale di Leopardi tra «Crestomazia» e «Pensieri»

Il saggio prende in esame, da una prospettiva prevalentemente lessicale e semantica, l’indagine morale e antropologica condotta da Leopardi nei “Pensieri”, mettendone in evidenza, in particolare, il decisivo rapporto con la “Crestomazia” della prosa e ricollegandola alla diagnosi leopardiana della modernità.

Introduzione

Introduzione degli Atti del Convegno internazionale (Parigi, 3 giugno 2017, Sapienza - Sorbonne Nouvelle Paris 3), incentrata sul rapporto virtù-letteratura nel primo Ottocento.

Il mondo oscurato. A partire da Gunther Anders e Theodor W. Adorno

Dopo lo scoppio della bomba atomica il 6 agosto 1945, al “dopo Auschwitz” è stato aggiunto il “dopo Hiroshima”. “Dopo Aushwitz e Hiroshima” è stato detto, coniando così un binomio indissolubile e destinato a essere pensato, a essere interpretato da molti filosofi nella sua totalità o distinguendo i due disastri che portano i nomi di quei luoghi. C’è stato chi, come T. W.

La via alternativa alle teorie del «diritto naturale» e del «positivismo giuridico inclusivo» ed «esclusivo». Leggendo Wil J. Waluchow

Il saggio, nel ripercorrere il pensiero di Wil J. Waluchow – il quale distingue tra teoria del diritto naturale, positivismo giuridico esclusivo e positivismo giuridico inclusivo, manifestando la sua preferenza per quest’ultimo –, rileva criticamente l’impossibilità di fermarsi alle teorizzazioni indicate poiché esistono altre forme di positivismo giuridico, di là dal mero positivismo legislativo, che non trascurano ora la storicità e la relatività del diritto, ora la fisiologica complementarietà tra diritto e morale e tra regole e princípi.

La psicoanalisi come democrazia. Il caso «Kelsen vs Freud»

Non c’è alternativa al nesso freudiano tra l’insorgere della
civiltà e la morale «religiosa» del senso di colpa? Non c’è per Freud
alcuno scarto tra l’origine della civiltà e la sua organizzazione moderna?
Il punto è rilevante, perché una lettura «alternativa» del parricidio
primordiale sarebbe capace di riallineare la psicoanalisi alle conquiste
spirituali e istituzionali della modernità, riportandola all’altezza del suo
potenziale e, soprattutto, scagionandola dall’accusa di essere soltanto

Il lessico delle virtù nella letteratura italiana ed europea tra Settecento e Ottocento

Atti del convegno internazionale svolto a Parigi il 3 giugno 2017 (Sapienza - Sorbonne Nouvelle Paris 3). Privilegiando l’analisi semantica della parola «virtù» e della sua costellazione lessicale, il volume affronta il nodo del rapporto tra morale e letteratura dall’inizio del Settecento alla prima metà dell’Ottocento, con particolare riferimenti ad autori del panorama italiano ed europeo (Crescimbeni, Gravina, Muratori, Ramsay, Rousseau, Alfieri, Leopardi e Manzoni).

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