opera aperta

L’infinito raccolto. Paesaggio come opera aperta

Nel suo testo “Estetica. Teoria della formatività” Luigi Pareyson sostiene a proposito dell’opera d’arte che “la sua totalità risulta da una conclusione, e quindi esige di essere considerata non come la chiusura di una realtà statica e immobile, ma come l’apertura di un infinito che s’è fatto intero raccogliendosi in una forma”. Per Pareyson dunque un’opera aperta è un testo che permette interpretazioni differenti da parte del fruitore e si rende quindi disponibile a multiple letture e appropriazioni da parte di chi ne fa esperienza.

Partecipazioni e verifiche all'uso. Aporie dello spazio domestico tra progetto ed esistenza

Concept teorici, progetti e realizzazioni, trattati nell'articolo, intendono riportare l'attenzione, dopo più di un secolo di prove in materia di "partecipazione" del progetto architettonico, sul tema dell'insondabilità della dimensione individuale del vivere. Nel saggio si riflette sulla complessità, spesso imperscrutabile, dell'universo domestico, rivolgendo la critica verso la prescrittività del "progetto moderno", oggi più che mai inadeguata per affrontare la pluralità dei "modi di vita" e l'estrema articolazione della domanda abitativa.

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