paesaggio urbano

Segni di continuità e tracce di mutazione per una visione integrata

La valenza esemplificativa della ricerca diretta a far luce sui fenomeni determinanti le attuali strutture fisiche ed espressive di un determinato luogo risiede nelle modalità attraverso cui riconoscere e interpretarne il processo storico, nonché identificarlo quale presupposto e guida sicura dell’operatività. Un adempimento complesso che mentre coinvolge l’apporto di competenze plurime, sostiene il contributo di azioni sinergiche, destinate a produrre nuove sintesi e risolvere il problema senza segmentarlo ne parzializzarne le soluzioni.

Limen/Soglie urbane

Il nome della rubrica deriva dal latino Limen, indica soglia e in senso figurato inizio, principio. La rubrica indaga tutti quegli spazi della città abbandonati e degradati che sono occasione di riflessione e di ricerca per nuove strategie progettuali.

Οι αρχιτεκτονικές αποκαταστασεις, Le ricostruzioni, The architectural reconstructions

Le architetture possono essere ricostruite nelle tre dimensioni. Piante, sezioni e prospetti le forme e il contesto di edifici ormai scomparsi. Si presentano le ricostruzioni dei monumenti pubblici adrianei per i quali possediamo testimonianze archeologiche e architettoniche.

Il quartiere a sud dell’Acropoli di Atene. Analisi e ricostruzione di un paesaggio urbano

Il progetto Atene romana prevede la realizzazione di un GIS capace di gestire tutte le fonti di informazione utili alla ricostruzione dei paesaggi urbani della città antica. Il quartiere compreso tra le pendici meridionali dell’Acropoli e le mura è stato il primo a essere indagato secondo l’approccio metodologico elaborato per questo lavoro. Si presentano di seguito i risultati preliminari di questa ricerca grazie ai quali è stato possibile proporre una nuova lettura della storia urbana dell’area meridionale della città dall’epoca ellenistica all’età tardo romana.

Il santuario della Bona Dea Subsaxana, l'ara di Licinia e i Gracchi

Three are the hypotheses about the dedication of the temple of Bona dea Subsaxana: 1) The sanctuary would have been dedicated in 123 BC by a Vestal (Claudia: Ov. Fast. 5.149-158; Licinia: Cic. Dom. 136) and there were three places of worship. 2) Licinia would have founded a temple near the official one, dedicated instead by Claudia. 3) Licinia would have dedicated an altar, an aedicula and a pulvinar in the sanctuary consecrated by Claudia.

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