paura

Il linguaggio della paura. La strategia social mediale di Matteo Salvini

Through the semiotic analysis of tweets and posts shared by Matteo Salvini over the period 2012-2019, were selected the dysphoric patemical isotopies of his electoral discourse, among which fear stands out. Salvini often argues his ideological positions through fear and is also thanks to the continuous expression of his frames of mind that he is the most followed Italian politician on social networks, because he is considered by the public as a true, genuine, human character, proud of his emotions.

I Balcani del postbipolarismo

Il mondo che salutava la caduta del Muro di Berlino nel 1989 e la fine della Guerra fredda sembrava pacificato dalle guerre e dai conflitti. Tuttavia, in pochi anni, la frammentazione dell’ordine bipolare presentò un quadro ben diverso, dove risaltava la tragedia dei Balcani. Questa regione rappresenta, ancora oggi, il paradigma di tutte le angosce che hanno caratterizzato il XX secolo, fornendo a tutti un monito: nessuna ‘conquista di civiltà’ può essere considerata definitiva.

El sueno de la razòn produce monstruos. Goya, l’illuminismo e il terrore

Tenendo conto del progresso dei Lumi che, specialmente dopo gli eventi del 1789 hanno lasciato intravedere il lato oscuro della ragione, questo saggio si concentra sulla pittura di Goya, il pittore che meglio di qualunque altro, restituendo una forma visibile alle tenebre e all'ignoto, ha dato forse l'immagine più potente delle paure post-rivoluzionarie

El sueño de la razon produce monstruos. Goya, l’illuminismo e il terrore

Il saggio cerca di ricostruire l'«esperienza dell'accelerazione» che, specialmente dopo gli eventi storici avviati a partire dal 1789, dietro il dispiegamento progressivo dei Lumi della Ragione, lasciava intravedere le ombre inquietanti di quel regno notturno, mostruoso, oscuro, indistinto, caotico e incerto, che lungi dall'esser soltanto un territorio ignoto alla presa cosciente della speculazione razionale, un residuo atavico di paure primordiali e ancestrali, finiva per presentarsi, paradossalmente, come un prodotto stesso degli sviluppi di quell'accecante "illuminazione".

Nuovi sguardi sull'esistenza: paura, responsabilità e rinuncia

Le questioni suscitate dal diffondersi della pandemia possono essere un banco di prova per chiunque
cerchi non solo di individuare una qualche costante comportamentale di fronte a eventi luttuosi. L'articolo si propone di aprire
una discussione più ampia isolando in particolare due tematiche ampie e trasversali: la paura e la rinuncia, sullo sfondo di un rinnovato e rinforzato concetto di responsabilità.

Paura e speranza

L'articolo esamina le passioni della paura e della speranza considerando la trattazione offerta da Remo Bodei nel suo volume Geometria delle passioni. La paura è la passione di Hobbes e la speranza è la passione cristiana. I giacobini le riuniscono con il loro progetto di rigenerazione rivoluzionaria della società. Il giacobinismo è superato dal ritorno alle tradizioni ma lascia in eredità la speranza di un mondo migliore, fondamentale per la democrazia.

Culturalizzazione della società condizione necessaria per la sostenibilità

La sostenibilità non può scaturire solo da un sentimento di paura verso le crisi ambientali provocate dalla nostra incapacità di guidare il progresso scientifico e tecnologico. Abbiamo la necessità di definire che cosa sia realmente la sostenibilità e superare quei modelli costruiti su presupposti disfunzionali. La sostenibilità è un modello di culturalizzazione della società basato sul principio di imitazione della natura come processo di evoluzione e sviluppo culturale e naturale, dunque non solo economico.

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