La ricerca educativa, le emergenze e l’arte di educare
Riflessioni sui problemi educativi che si sono venuti a creare a seguito della Pandemia COVID-19.
Riflessioni sui problemi educativi che si sono venuti a creare a seguito della Pandemia COVID-19.
Nella cultura politica dell'Ottocento italiano ed europeo la figura di Gino Capponi si caratterizza per la difesa dei valori del neoguelfismo e dell'unità d'Italia secondo una prospettiva confederale. I suoi studi storici hanno influenzato con continui carteggi il clima che ha preparato le iniziative per l'unificazione della penisola italiana accogliendo le idee di Gioberti e Balbo. Importante è il suo contributo alla riforma della pedagogia, che auspica una maggiore partecipazione dei giovani alla costruzione della cultura individuale e sociale.
L'evoluzione dell'architettura degli edifici scolastici in relazione alle nuove metodologie pedagogiche.
La scuola dell’infanzia di oggi si presenta come un complesso organismo architettonico, le cui forme e ambienti hanno un grande
potenziale: facilitare l’apprendimento, nonché stimolare la creatività e la sensibilità dei bambini. La sua progettazione richiede, quindi,
un approfondimento sui moderni metodi didattici, per poter raggiungere il giusto equilibrio tra architettura e pedagogia.
Da governato a governante. L’educazione come egemonia. Scritti dai “Quaderni del carcere” (a c. di Luigi Saragn se, Como-Pavia, Ibis 2017) propone una ricca antologia di testi di Antonio Gramsci sui temi della pedagogia, dell’educazione, della scuola, tratti da 17 Quaderni del carcere (1-12, 14-16, 27, 29), con l’aggiunta di due importanti scritti giovanili, l’uno del 1916 (Uomini o macchine?) l’altro del 1917 (Per la libertà della scuola e per la libertà d’e sere asini), entrambi pubblicati sull’edizione torinese dell’«Avanti».
Il diritto di cittadinanza che il mondo della scuola ha nella satira è probabilmente tanto antico quanto la satira. Essendo la scuola del tardo Seicento e del Settecento quasi interamente basata sul latino, ed essendo la satira di questo periodo un genere ancora significativamente latino, non stupisce che la satira diventi a più riprese uno spazio in cui il latino sembra riflettere su se stesso, ovvero sui fondamenti del proprio impero linguistico e culturale. Comincerò dalla fine, chiamando in causa un personaggio che ha quattro quarti di nobiltà scientifica e didattica.
L’articolo descrive e compara due processi di progettazione partecipativa in aree marginali del Sud e Centro America: Mixco (Guatemala) e Alto Peru, Chorrillos (Perù). Entrambi i processi hanno l’obiettivo di sperimentare strategie di micro-rigenerazione degli spazi aperti pubblici, attraverso il coinvolgimento di studenti, docenti, comunità e altri attori, utilizzano pratiche quali: analisi dati, interviste, sondaggi e visite. Gli spazi aperti creati in assenza di pianificazione, senza il rispetto di regole, sono il ‘regno’ della vita sociale.
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