Precarietà professionale, incapacità di aspirare, nuove diseguaglianze. Le "vite rinviate" dei giovani Neet
Scriveva Luciano Gallino in Vite rinviate (2014) come il maggior costo umano della flessibilità – intesa come “filiazione diretta della finanziarizzazione dell'intera economia” – possa essere riassunto nell'idea di precarietà. Quest'ultima implica una condizione di insicurezza, oggettiva e soggettiva, che con il tempo “finisce per investire e modificare anche la mente, l'interiorità della persona”, la quale giunge a percepire se stessa in modo diverso dagli altri.