Letture di diritto costituzionale
Insegnare – e appendere – il diritto costituzionale è ormai compito difficile.
Insegnare – e appendere – il diritto costituzionale è ormai compito difficile.
il contributo riguarda il rapporto tra le regole della democrazia con particolare riguardo al campo di operatività del principio di maggioranza ed i limiti di ordine costituzionale che sono fissati a carico di qualunque modalità di svolgiemnto della sovranità popolare e che vengono presidiate da apposite istituzioni di garanzia.
Il saggio si sofferma sulle peculiari modalità del procedimento di formazione del Governo Conte I al fine di inquadrare la controversa questione della mancata nomina del Prof. Savona alla carica di Ministro dell'Economia da parte del Presidente della Repubblica.
Nel corso della lunga gestazione della crisi molti costituzionalisti – pur esprimendo diversi
orientamenti – hanno evidenziato varie alterazioni rispetto alle prassi seguite in passato nell’iter di
formazione di Governo. In molti hanno ricordato l'abbandono di certe convenzioni o anche solo
precedenti consolidati. Le novità nel “metodo”, sono ammesse, peraltro, dallo stesso Governo in
carica: v’è un'esplicita risposta a questi rilievi nelle dichiarazioni programmatiche rese al Senato dal
Il pericolo è sventato, ma il precedente rimane. Per quarantotto ore una
normale crisi di governo ha assunto i lineamenti di una rischiosa crisi
istituzionale. Motivo scatenante il rifiuto del Presidente Mattarella di firmare
il decreto di nomina di un ministro proposto dal Presidente del
consiglio incaricato. Il nuovo Governo non si è pertanto potuto formare
nonostante il sostegno di forze politiche che riflettevano una maggioranza
parlamentare. La reazione immediata e scomposta dei partiti non si è fatta
Dibattito sul potere del Presidente della Repubblica di condizionamento della scelta dei ministri. L'A. risponde al quesito posto dalla Rivista, e cioè: «Alla luce delle recenti vicende della nomina a Presidente del Consiglio del prof. Giuseppe Conte, il Presidente della Repubblica aveva il potere di condizio- narne la scelta dei ministri?».
SOMMARIO
1. La questione –
2. Il Presidente della Repubblic
a e il controllo costituzionale –
2.1.
Il
controllo ne
lla Costituzione –
2.2. Il Presidente della Repubblica
, la f
unzione e gli atti di controllo –
3. Il
Presidente della Repubblica
e la garanzia della Costituzione
– 4. In retrospettiva e in prospettiva
: per una
ricomposizione del testo e della p
rassi costituzionale
– 4.1 Essere “capo dello Stato” –
4.2 Essere
“rappr
Sommario: 1. - La questione. 2. - Il Presidente della Repubblica e il controllo costituzionale. 2.1. - Il controllo nella Costituzione. 2.2. - Il Presidente della Repubblica, la funzione e gli atti di controllo.
3. - Il Presidente della Repubblica e la garanzia della Costituzione. 4. - In retrospettiva e in prospettiva: per una ricomposizione del testo e della prassi costituzionale. 4.1. - Essere “capo dello Stato”.
4.2. - Essere “rappresentante dell’unità nazionale”. 4.3. - Prestazioni esigibili e prestazioni non esigibili
La scelta di esaminare Parlamento, Presidente della Repubblica e Corte costituzionale, privilegiando questi organi costituzionali rispetto ad altri, ha una ragione di fondo che è opportuno esplici- tare. Il dibattito pubblico – ma anche gran parte della letteratura giuridica, nonché il sentire comune – appare dominato dal tema della “governabilità”. Una governabilità perduta per molteplici e concorrenti ragioni, più sociali, politiche e culturali che non giuri- diche o istituzionali.
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