progetto contemporaneo

Le nuove porte della città storica, gli ambiti strategici di intervento

Il progetto per il centro storico di San Gemini è stato sviluppato dal Dipartimento di Architettura e Progetto di Sapienza, Università di Roma, di cui coordinatore il prof. Fabrizio Toppetti, in collaborazione con il Comune di San Gemini . I risultati della ricerca sono stati acquisiti dal Comune come linee-guida strategiche per la valorizzazione della città antica, suggerendo la nuova perimetrazione del centro storico.

Gianugo Polesello, motto Zeus: Architettura antiqua non vetera sed novissima

Condividendo le premesse teoriche della “città per parti”, Polesello è sostenitore di una città che in quanto tale è e si mostra come un unicum, un’unità nella quale la presenza della memoria e della storia si ripete trasmutando nel tempo. “Il rapporto con la storia per Polesello è profondamente radicato nella teoria, vera anima del suo lavoro. La relazione con il passato, con la tradizione nei suoi progetti è sempre oggetto di una radicale rifondazione diventando l’espressione moderna di un procedimento antico”(1).

La didattica del progetto tra partecipazione attiva e ricerca applicata. Note sul Corso di Architettura e Composizione 2

L’esperienza del corso di Architettura e Composizione ha permesso di sperimentare un valido modello didattico, radicato sul territorio, e nello stesso tempo, di sviluppare un utile contributo di indagine progettuale per il Comune di Foligno. L’attività didattica infatti si è concentrata sulla redazione di un masterplan per il centro storico della città in cui l’attività di ricerca, condotta per gruppi di lavoro coordinati, si è affiancata alla formulazione di progetti urbani su alcune aree critiche e strategiche.

La necessità di una cultura del progetto

La città è un “sistema di relazioni”: un insieme di rapporti, tra la tipologia edilizia e la morfologia urbana, tra il posizionamento dei monumenti rispetto ai tessuti, tra la disciplina del piano e la necessità di dare forma ai luoghi e alla qualità spaziale dei contesti. Questo “sistema di relazioni” è chiaramente evidente nella città storica, la quale si struttura attraverso la formazione di “tessuti” densi e compatti, in cui è molto forte il rapporto tra architetture e spazio pubblico.

Architettura contemporanea e contesto storico. Il caso-studio del museo Peggy Guggenheim a Venezia

The Peggy Guggenheim museum in Venice, progetto elaborato in occasione della tesi magistrale in composizione architettonica e urbana avente come oggetto l’ampliamento del noto “palazzo non finito” Venier dei Leoni, rappresenta un tentativo di fornire una risposta progettuale al tema del “costruire sul costruito”1 mediante un lavoro ‹‹radicale, nel senso di saper mettere le radici. Fatto con il nostro tempo presente, radicato nel tempo passato e capace di resistere nel tempo futuro››2.

Progetto contemporaneo e riuso a Roma

Il progetto contemporaneo di riuso a Roma ha radici antiche. Il tempo e la storia sono in successione continua e ogni progetto è contemporaneo nel momento in cui viene messo in atto. Allo stesso tempo interviene sul costruito, completa un contesto in parte già esistente e diviene contesto di ciò che verrà successivamente. In questo studio sono presentati alcuni casi di edifici che sono stati oggetto di usi diversi nel corso del tempo e che per questo hanno subito di importanti trasformazioni.

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