Quattrocento

Diacritica. Fascicolo 30 (anno VI, n. 6, dicembre 2019)

Il fascicolo 30 della rivista (anno VI, n. 6, dicembre 2019) è interamente dedicato alla poesia del '400, ed è stato curato dal sottoscritto e da Matteo Maria Quintiliani. Contiene sei studi:
- D. Esposito, Un sirventese etico-religioso di Jacopo Sanguinacci;
- R. Marcozzi, Le rime su commissione di Niccolò Tinucci;
- E. Peroni, La circolazione estravagante di un sonetto di Nicola da Montefalco;
- M. Malinverni, Un caso di incrocio fra tradizione autorizzata e letteratura popolare;
- R. Bennardello, La canzone "Or son pur solo" di Jacopo Sannazaro;

La guerra tra Ferrara e Venezia in un capolavoro elegiaco di Tito Strozzi

L’epistola in metro elegiaco "Titus, amicitiae vinclis tibi iunctus et idem", indirizzata da Tito Strozzi a Giovanni Pico della Mirandola nel 1482, offre uno straordinario ritratto delle sofferenze patite da Ferrara durante la guerra contro Venezia; eppure, ancor oggi la si può leggere a stampa solo in edizioni cinquecentesche. Il contributo ne pubblica dai testimoni manoscritti più autorevoli ampi stralci, corredati da una traduzione metrica, dalle necessarie informazioni storiche, da rilievi di carattere letterario.

Insegnare il Quattrocento. Necessità e presupposti di un approccio estetico

La letteratura italiana del Quattrocento non risulta oggi attrattiva, se non per studi filologici e storico-culturali; la sua immagine fredda e libresca non corrisponde tuttavia alle reali qualità letterarie di tante sue mirabili espressioni. Solo un approccio disposto a riconoscere e divulgare i pregi estetici dei testi può invertire questo continuo declino, ma a tal fine sono indispensabili iniziative editoriali specifiche.

Filippo Nuvoloni (1441-1478)

Filippo Nuvoloni scrisse un canzoniere di 122 componimenti, intitolato "Sonetti e canzone morale e de amore ... a nome de lo illustre ... misere Alberto da Este". Il titolo già lascia intendere che nella raccolta, come in diverse di questi anni, oggetto del corteggiamento sarà non solo l'amata, ma anche un illustre destinatario. Questo dualismo motiva l’esistenza di due pezzi incipitari, e di altre specificità qui illustrate.

Agostino Staccoli (ca. 1420-1488)

Agostino Stàccoli fu funzionario assai legato alla città d’origine, Urbino, scenario (tra il 1445 e il 1468) della vicenda amorosa cantata nelle sue rime; ma dalla metà degli anni ’60 fino al 1488, anno della sua morte, fu attivo anche a Roma. Ordinando ottanta rime incentrate su un unico amore, lo Staccoli elaborò un vero canzoniere; con l’aggiunta di altri 20 testi composti fino al 1474, giunse a confezionare una raccolta di 100 componimenti, che questo studio analizza.

Il Latini sermonis Emporium di Antonio Mancinelli

Questo articolo prende in considerazione il Latini sermonis Emporium di Antonio Mancinelli, un’opera composta dal maestro per i suoi allievi per facilitare l’apprendimento del latino. L’Emporium si colloca in quel genere di scritti chiamati themata che consistono in brevi testi (frasi, sentenze, proverbi, lettere fittizie o reali) composti in volgare che gli studenti dovevano tradurre in latino.

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