racconto

L’«immagine-racconto» di Pavese. Una lettura della "Bella estate"

Le pagine iniziali del Mestiere di vivere composte fra il 1935 e il 1939
conservano una serie di riflessioni esplicitamente dedicate alla forza evocativa dell’immagine e al ruolo determinante che il linguaggio figurativo esercita
all’interno del sistema compositivo dell’autore. Un linguaggio che diventa protagonista assoluto nel romanzo breve La bella estate, edito nel 1949 ma composto nel 1940, a margine delle riflessioni diaristiche sul valore delle suggestioni
visive nella scrittura letteraria. L’opera è interamente costruita intorno alla

Scrittura delle donne: canoni, bibliografia e contronarrazioni

Ricostruendo parte della riflessione teorica inerente agli Studi di Genere e alle Culture e ai Saperi delle donne, il saggio individua alcune delle questioni metodologiche più rilevanti relative alla produzione letteraria del Novecento, particolarmente per ciò che concerne il rapporto con il canone letterario, i generi letterari e le forme prevalenti della narrazione (racconto e romanzo)

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