retribuzione

La soggettività giuridica degli enti del terzo settore: profili lavoristici

Il saggio analizza, in senso critico, la disciplina lavoristica introdotta dal c.d. codice del Terzo settore (d.lgs. n. 117/2017 ) e dal d.lgs. n. 112/2017, in materia di imprese sociali, con particolare attenzione alla disciplina contrattuale applicabile ai rapporti lavorativi instaurati all'interno di tali Enti, al trattamento retributivo ad essi dovuto, alle nuove disposizioni applicabili ai volontari e al soggetti svantaggiati. L'analisi è svolta anche alla luce delle recenti innovazioni introdotte dal Codice dei contratti pubblici (d. lgs. 18 aprile 2016, n.

Retribuzione 1. Rapporto di lavoro privato

La voce esamina i principali profili della retribuzione, partendo da quelli caratterizzati da una spiccata centralità e da una riconosciuta importanza storica, quale la retribuzione proporzionata e sufficiente e prende poi in esame, nella prospettiva attuale, le ulteriori e diverse nozioni di retribuzione connesse alle differenti funzioni ad essa assegnate dall’ordinamento legale e da quello intersindacale, tra le quali quelle di corrispettivo della prestazione lavorativa in senso ampio (comprensivo, cioè, degli istituti di retribuzione indiretta e differita), di base di calcolo della contr

Austerità e retribuzione. Tra riforma della contrattazione collettiva e salario minimo legale

Il saggio approfondisce gli effetti destrutturanti che la crisi economica iniziata nel 2008 ha prodotto sul sistema della contrattazione collettiva in materia retributiva. Attraverso l’analisi dell’evoluzione interpretativa che ha interessato l’art. 36 Cost., approfondisce le diverse strategie di moderazione salariale che sono state praticate nella “stagione dell’austerità retributiva”, dal blocco della contrattazione collettiva nel pubblico impiego al dumping salariale che si diffonde attraverso la moltiplicazione esponenziale dei contratti collettivi nazionali di categoria.

A che prezzo. L’emergenza retributiva tra riforma della contrattazione collettiva e salario minimo legale

Riders che lavorano per pochi euro e con tutele quasi inesistenti, operai di aziende in crisi costretti a sacrifici non remunerati, lavoratori di 30-40 anni che, anche sommando gli stipendi, non riescono più a formare una famiglia, oltre 250 mila ‘under 35’ in fuga dal nostro Paese alla ricerca di un’occupazione all’altezza delle loro competenze: sono queste le conseguenze più dure della crisi economica che si è abbattuta sul nostro sistema produttivo nel corso degli ultimi dieci anni.

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