Austerità e retribuzione. Tra riforma della contrattazione collettiva e salario minimo legale
Il saggio approfondisce gli effetti destrutturanti che la crisi economica iniziata nel 2008 ha prodotto sul sistema della contrattazione collettiva in materia retributiva. Attraverso l’analisi dell’evoluzione interpretativa che ha interessato l’art. 36 Cost., approfondisce le diverse strategie di moderazione salariale che sono state praticate nella “stagione dell’austerità retributiva”, dal blocco della contrattazione collettiva nel pubblico impiego al dumping salariale che si diffonde attraverso la moltiplicazione esponenziale dei contratti collettivi nazionali di categoria. La seconda parte è invece dedicata all’analisi dei punti di convergenza che ormai accomunano i numerosi disegni di legge che mirano, attraverso l’istituzione del salario minimo legale o la riforma della contrattazione collettiva, a proteggere la giusta retribuzione del maggior numero possibile di lavoratori.