retrofit

RIQUALIFICARE IL MODERNO. UN QUARTIERE DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

L’intervento riguarda la riqualificazione del complesso residenziale delle “Vele” realizzato nel
1985 su progetto dell’Ater di Latina.
L’edificio di grandi dimensioni, composto da un lungo corpo di fabbrica di circa 170 metri e da una torre di
testata alta 15 piani, è parte di un tipico intervento di un quartiere pianificato secondo un’impostazione
moderna.

Riabitare il moderno. Il progetto per il rinnovo dell’housing

Il volume è curato da entrambi gli autori e costituisce l’esito delle ricerche universitarie coordinate da Spartaco Paris: Metodi, strategie e modelli di intervento di retrofit sull’involucro del patrimonio di edilizia pubblica residenziale moderna e Tecnologie evolute e criteri di design di sistemi e componenti edilizi per la riqualificazione dell’involucro edilizio di edifici residenziali. L’introduzione è di Spartaco Paris e Roberto Bianchi.

Ri-abitare il moderno. Il progetto per il rinnovo dell’housing

Il testo si propone di affrontare il tema di ‘cosa fare’ del grande patrimonio di edilizia residenziale pubblica realizzato nella seconda metà del secolo scorso. Questo patrimonio di case popolari costituisce quella periferia moderna che è una parte significative delle nostre città e che la maggior parte di noi percepisce come problematica, sia brutta, sbagliata, luogo di degrado sociale fisico e ambientale.

A General Approach for Retrofit of Existing Buildings Towards NZEB: The Windows Retrofit Effects on Indoor Air Quality and the Use of Low Temperature District Heating

The European Union, through the Energy Performance of Building Directive (EPBD), has recently set the minimum requirements in order to reduce the energy consumption of existing buildings and achieving nearly zero energy buildings (NZEBs). In order to comply with these requirements different aspects of the building sector have to be dealt with.

Le prestazioni dell'organismo edilizio esistente alla scala del tessuto urbano. La ricerca di indicatori morfologici.

Tornare a interessarsi, ancora una volta, di morfologia dei tessuti urbani, di tipologie edilizie e di tecniche costruttive degli aggregati non è un atteggiamento un po’ retrò, passatista di recidivi morfo-tipologi o di geografi urbani, bensì appare una necessità per chi cerca di definire criteri per una sostenibilità possibile e obiettivi effettivamente raggiungibili per l’edilizia diffusa delle città e in particolare di quelle mediterranee in tempi certi ancorché ardui da conseguire.

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