rifugiati

L’integrazione delle donne richiedenti asilo e rifugiate in Italia: tra discriminazioni multiple e intersezionali

Le donne richiedenti asilo e rifugiate subiscono indicibili violenze nel corso del
loro percorso migratorio. La violenza di genere rappresenta una costante ma al
tempo stesso una variabile nell’equazione sul rispetto dei loro diritti umani. Gli
strumenti giuridici previsti dal diritto internazionale prevedono una tutela su diversi
fronti, ma la carenza di un’azione concertata a livello europeo e di un’inadeguata
risposta da parte dell’Italia peggiorano le loro condizioni di vulnerabilità, generando
forme di discriminazione multipla e intersezionale.

Il diritto negato al diritto di avere diritti: l’apolidia in Europa alla fine della Prima guerra mondiale

Il contributo prende in esame una delle conseguenze prodotte dai trattati di pace.sullo status civitatis di molti cittadini europei. I governi di diversi paesi europei si trovarono ad affrontare un problema del tutto nuovo, quello dell’apolidia, che coinvolgeva milioni di persone.

The conflict and the Jewish refugees in Eastern Europe (1914-1920)

The First World War caused a massive population displacement that involved approximately 6 million people. The problem of refugees was a direct consequence of war operations and characterized both the Western front, for example Belgium, and even more the enor-mously vast areas of the Eastern front. In Russia “refugeedom” was articulated on the ground of the dichotomy civil vs. military power.

La Grande Guerra e la crisi dei rifugiati ebraici in Europa orientale

L'articolo si basa sui documenti del Joint Distribution Committee e analizza la problematica legata ai rifugiati di origine ebraica dei territori occidentali dell'impero zarista. La guerra, le rivoluzioni e la definizione dei nuovi confini postbellici resero tale questione particolarmente delicata, in quanto legata a doppio filo ai vecchi miti dell'antisemitismo e alle nuove accuse di giudeo-bolscevismo che andavano a minare le fondamenta del nuovo sistema internazionale.

Educazione formale e non formale e identità linguistica dei profughi siriani in Turchia

Il saggio presenta una panoramica relativa alla risposta alla crisi siriana in campo educativo con particolare riferimento alla questione dell’identità linguistica dei profughi siriani. Il focus del contributo è la situazione dei circa tre milioni e mezzo di profughi siriani in Turchia. Il ruolo delle organizzazioni non governative è centrale soprattutto a livello locale. Il caso presentato è quello delle attività di Amal for Education al confine turco-siriano.

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