Il diritto negato al diritto di avere diritti: l’apolidia in Europa alla fine della Prima guerra mondiale
Il contributo prende in esame una delle conseguenze prodotte dai trattati di pace.sullo status civitatis di molti cittadini europei. I governi di diversi paesi europei si trovarono ad affrontare un problema del tutto nuovo, quello dell’apolidia, che coinvolgeva milioni di persone. Il termine apolidia veniva per la prima volta all’attenzione delle cronache internazionali intorno agli anni Venti del secolo scorso a causa dell’incremento del numero dei rifugiati incapaci di attestare o di optare per una determinata nazionalità in seguito alla dissoluzione degli Imperi nazionali avvenuta alla fine del primo conflitto mondiale. Se dal punto di vista del diritto l’apolidia costituiva una sorta di anomalia giuridica derivata dalla mancanza di nazionalità, il contributo indaga gli aspetti più propriamente politici legati alla ridefinizione dei confini, alla manipolazione dei sistemi politici in senso antidemocratico, alla negazione o alla revoca della nazionalità con l’intento di escludere o emarginare minoranze etniche, linguistiche, ecc