Veii during the archaic period (Sixth and Fifth Centuries BCE)
Il contributo è incentrato sulla fase arcaica della città di Veio, una fase molto importante non solo per lo sviluppo urbano ma anche per i cambiamenti nel rituale funerario
Il contributo è incentrato sulla fase arcaica della città di Veio, una fase molto importante non solo per lo sviluppo urbano ma anche per i cambiamenti nel rituale funerario
Quali edifici sono dedicati agli dei nel II secolo d.C.? Chi li pagava? Esiste una predilezione per un particolare genere di edifici (funzionali, di recezione, sacri in senso stretto) a seconda che si tratti di interventi finanziati dall’ imperatore o da una committenza pubblica (i demi e i consigli locali), o che siano invece interventi privati? Questo articolo offre una rassegna delle principali tipologie di interventi edilizi e architettonici individuabili nel II secolo d.C.
Il volume tratta del tema dell'economia, dell'amministrazione e delle finanze dei santuari in Grecia, con interventi che spaziano dalla produzione e vendita di merci nelle aree sacre, alla loro amministrazione da parte del clero, e ai finanziamenti delle operazioni liturgiche e festive.
Introduzione al tema "Economia e santuari" completa di storia degli studi, finalità del volume e prospettive di ricerca.
L’afflusso di pellegrini e visitatori in occasione delle feste determina la nascita di vere e proprie agorai ai margini delle aree sacre, spesso nei paraggi delle vie di accesso. In tali circostanze, si potevano vendere cibo destinato al consumo immediato o altri beni. Solo raramente citate dalle fonti letterarie, tali agorai sono note sia epigraficamente, sia, molto più di rado, archeologicamente. Il presente contributo è articolato in due tranches.
Between the months of October 1920 and January 1921, a group of about 30 small votive bronzes representing Hercules was discovered in the locality of Campo Macrano, near the church of S. Agata at Castelvecchio Subequo (AQ). Lithic cippi, at least one of which bore a dedication to Hercules and is connected to the display of votive materials in the sacred area, came to light.
The authors propose an interpretive hypothesis for the occurrence of a number of
clay anchors and clay spindle whorls inside a narrow chamber of the Tas-Sil? “sanctuary”
dating to the Ba?rija period (11th-8th centuries BC). Although these objects
may result from textile production carried out within the “sanctuary”, it seems likely
that such a concentration testifies a symbolic activity of some kind, perhaps a votive
deposition.
Il contributo prende in analisi il ruolo svolto dal santuario di Pyrgi nel quadro della politica attuata da Caere in età arcaica e le presenze più significative che caratterizzano la via Caere-Pyrgi, come il santuario di Montetosto
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