smartworking

LAVORO DA REMOTO E WORK-LIFE BALANCE. GESTIRE LE INTERRUZIONI

La diffusione pandemica del covid-19 ha reso il lavoro da remoto un’esigenza per molte imprese, creando per i lavoratori nuove sfide nella realizzazione delle proprie esigenze di work-life balance. Anche per questo, il tema risulta sempre più discusso e attuale, in virtù dei forti cambiamenti che hanno rivoluzionato il modo di lavorare. L’approccio più recente alla conciliazione tra lavoro e famiglia studia e approfondisce i modi specifici attraverso cui le persone gestiscono i confini tra le due sfere di vita, meglio definito Boundary management.

Interferenze e conflitti tra vita personale e lavorativa: smartworker e lavoratori tradizionali a confronto

Introduzione. Nei contesti di lavoro attuali si assottigliano sempre di più i confini tra vita privata e lavorativa, a causa del continuo avanzamento tecnologico (Putnam et al., 2014) e dello sviluppo di sistemi di lavoro flessibili (Ten Brummelhuis et al., 2012). Questo scenario lavorativo se da un lato può favorire il bilanciamento, dall’altro espone la persona a demands e interferenze che provengono dalla famiglia e dal lavoro, che possono causare conflitti all’interno di queste due sfere di vita (Kossek et al., 2012).

Le conseguenze sull’attività professionale: tra incertezze e opportunità

Lavoro flessibile, telelavoro, lavoro agile, smartworking, remote working,
working from home e agile working: sono solo alcune delle locuzioni
italiane e degli anglicismi attraverso i quali si interpretano modalità di
svolgimento del lavoro che differiscono da quelle novecentesche sulla base
delle quali il management si è formato, affinato e diffuso pressoché in ogni
angolo del pianeta. Locuzioni che fino a qualche mese fa erano d’uso in
domini professionali e disciplinari diversi ma che, in seguito alla pandemia

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