LAVORO DA REMOTO E WORK-LIFE BALANCE. GESTIRE LE INTERRUZIONI
La diffusione pandemica del covid-19 ha reso il lavoro da remoto un’esigenza per molte imprese, creando per i lavoratori nuove sfide nella realizzazione delle proprie esigenze di work-life balance. Anche per questo, il tema risulta sempre più discusso e attuale, in virtù dei forti cambiamenti che hanno rivoluzionato il modo di lavorare. L’approccio più recente alla conciliazione tra lavoro e famiglia studia e approfondisce i modi specifici attraverso cui le persone gestiscono i confini tra le due sfere di vita, meglio definito Boundary management. Il presente contributo ne approfondisce una determinante, ovvero gli elementi di disturbo che designano quelle situazioni che portano la persona a interrompere la sua attività in un dato ruolo (lavorativo) per rispondere alle richieste di un altro (familiare) e viceversa. Lo studio, svolto in TIM su un campione di 968 soggetti, esplora: il ruolo delle risorse personali (come la Personal initiative) e di contesto (come l’autonomia lavorativa e il supporto del capo) nel facilitare o limitare le interruzioni e il ruolo di queste nel predire esiti quali il conflitto al lavoro e/o in famiglia. I risultati ottenuti mostrano che l’autonomia lavorativa e la Personal initiative possono facilitare l’occorrenza delle interruzioni, sebbene in due direzioni diverse. Invece, il supporto del capo può essere un’importante risorsa di contesto in grado di limitarle. Inoltre, dai risultati emerge che le interruzioni provenienti possono contribuire all’aumento del conflitto.