recensione di "Al crocevia dei millenni" di Donatella Possamai
recensione del volume "Al crocevia dei millenni" di Donatella Possamai, dedicato alle ultime tendenze della letteratura russa contemporanea
recensione del volume "Al crocevia dei millenni" di Donatella Possamai, dedicato alle ultime tendenze della letteratura russa contemporanea
Traduzione del più noto, citato e rappresentativo romanzo del postmodernismo russo, antesignano della diffusa tendenza ucronica della narrativa russa contemporanea.
L'approccio traduttivo mira a rispettare il continuo alternarsi di nuclei stilisticamente differenziati, così come l'istanza del narratore grafomane e della geniale ridondanza barocca del suo "scriver male". conseguentmente applica una strategia traduttiva - unica possibile - di ricostruizone integrale del tessuto sintattico, nel pieno rispetto del senso e dello spirito dell'opera
Esame culturologico diacronico del fenomeno della dacia e delle sue implicazioni letterarie (da Cechov a Sokolov)
Autorappresentazione e autoconsapevolezza del samizdat come processo in tutte le metanarrative che descrivono il testo clandestino: come nasce, lo spirito con cui nasce, l’ambiente in cui nasce e si diffonde. Verranno utilizzate solo fonti testuali, escludendo del tutto testimonianze e memorie (salvo fonti ibride come Momemurs di Berg e Trapanazione del cranio di Gandlevskij), così da avere un quadro di grande intensità, non certo documentalmente attendibile, ma porta d’accesso esclusiva alla dimensione più profonda del fenomeno.
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