sovranismo

Populismo, sovranismo e Stato regolatore. verso il tramonto di un modello

Da qualche tempo, l’edificio dello Stato regolatore, costruito nell’ultimo quarto di secolo nel nostro Paese secondo i modelli anglosassoni, sembra mo-strare segni di cedimento.
Conviene rammentare anzitutto i pilastri su cui si regge l’edificio eretto sulle macerie dello Stato interventista (programmatore, gestore) che ha dominato la scena nella gran parte del secolo scorso e che è stato abbattuto nell’ultima de-cade di quest’ultimo

Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione

Il libro ripercorre il fenomeno epocale della migrazione delineando il dibattito tra i partigiani dei confini chiusi e coloro che auspicano libertà di movimento. Nel paesaggio politico contemporaneo, in cui domina ancora lo Stato-nazione, mentre rispuntano i vecchi fantasmi dello jus soli e dello jus sanguinis, l’autrice chiarisce che non esiste alcun diritto sul territorio che possa giustificare la politica sovranista del respingimento.

La società oltre la politica?

Rancore e risentimento riepilogano così i nuovi principi di organizzazione cognitiva e percettiva – principi costituenti di nuove mappe mentali. Si tratta di una sorta di sovranismo psichico, dai tratti fortemente narcisistici – e che produce una democrazia del narcisismo – che sembra tracciare e scegliere le strade delle fratture, del trauma e della scommessa.

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