stabile organizzazione

La stabile organizzazione “da remoto”: la lett. f-bis) dell’art. 162 del T.U.I.R. e l’approccio OCSE

Di fronte al bivio segnato dal programma di lavoro di fine maggio dell’Inclusive Framework on BEPS, volto a sviluppare “a Consensus Solution to the Tax Challenges Arising from the Digitalisation of the Economy”, ossia l’alternativa consistente nell’intervenire sulla nozione di stabile organizzazione ovvero elaborare un autonomo criterio di collegamento territoriale basato su una new non-physical taxable presence (e consistente, appunto, nel remote yet sustained and significant involvement in the economy of a jurisdiction), il legislatore italiano, con la lett.

Stabile organizzazione: attività preparatorie e ausiliarie

L'Agenzia delle entrate conferma che un centro di immagazzinamento e di distribuzione non configura, ai fini delle imposte sui redditi e dell'IRAP, una "stabile organizzazione" dell'impresa non residente che ne ha la disponibilità, qualora presso il medesimo centro risultino «depositati, esposti o consegnati solo prodotti di proprietà» della medesima impresa. Il documento, con ampi richiami alla dottrina prevalente, illustra con puntualità la nozione di SO ripresa dal modello OCSE, evidenziandone certezze e criticità.

Stabile organizzazione e commissionario

Per la sentenza della Commissione tributaria regionale Lombardia n. 3394/2016, ai fini della verifica circa la configurabilità di una stabile organizzazione, occorre accertare se sussista la dipendenza giuridica ed economica (c.d. dipendenza soggettiva) e se manchi l'autonomia negoziale (c.d. dipendenza oggettiva). Affermazione corretta alla luce della nozione di stabile organizzazione personale, di cui agli artt. 5 del Modello di Convenzione OCSE e 162 del T.U.I.R.

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