storia della filosofia

Prefazione

Negli studi sulla storia del marxismo italiano (e non solo italiano), il contri- buto di Rodolfo Mondolfo non ha ancora ricevuto una attenzione adeguata, corrispondente alla sua effettiva importanza. Non sono mancati studi autorevoli, da Norberto Bobbio a Eugenio Garin, lavori monografici, dal libro del 1966 di Luciano Vernetti ai due volumi del 1967 di Diego Pró, e opere più generali, come quelle di Enzo Santarelli (1964), Giacomo Marramao (1971), Paolo Favilli (1996).

A cosa serve oggi fare storia della filosofia? Una modesta riflessione

Il titolo di questo volumetto potrà sembrare irriverente, tuttavia porsi la domanda sul senso del fare storia della filosofia oggi è auspicabile per varie ragioni, non da ultimo per il diffuso disinteresse nei riguardi degli studia humanitatis. Le pagine di questo lavoro non intendono fornire risposte onnicomprensive o soluzioni assolutamente valide circa una questione davvero enorme ma vogliono offrire un contributo al dibattito, oggi più che mai vivo (specialmente in Italia), sull’utilità delle discipline umanistiche.

Hegel. Il sistema: l'Enciclopedia delle scienze filosofiche

Si tratta del primo capitolo su Hegel di un manuale didattico per i licei.L’immagine convenzionale che è stata attribuita a Hegel è quella di un
filosofo “difficile” e “oscuro”, impegnato ad articolare in un gigantesco
sistema la totalità del pensiero e della realtà. Sebbene la formulazione di
tale immagine non sia priva di motivazioni, è però vero che la ricerca di
un tale sistema, lungi dal renderlo ingessato in un’immobilità lontana nel
tempo, ha permesso a Hegel di dare forma a figure e snodi del mondo

La storia della filosofia secondo Reinhold all’inizio del XIX secolo

The journal Beyträge zur leichtern Uebersicht des Zustandes der Philosophie beym Anfange des 19. Jahrhunderts, whose six volumes were edited by K. L. Reinhold from 1801 until 1803, gives in some of its essays an outlook of the philosophy at the beginning of 19th century. Reinhold’s point of view is driven by his conversion to logical realism and consequently critically turned against Kantian transcendental philosophy as well as Fichtian and Schellinghian Idealism.

Leggere Gramsci, fra tradizione e futuro

La filologia «senza aggettivi», come si usa definirla in quanto sapere umanistico universale, è una disciplina basilare in tutte le civiltà fondate sulla scrittura, necessaria per stabilire l’integrità dei testi, la loro diffusione e alterazione, i comportamenti e le intenzioni degli autori. In una conferenza alla Columbia University del gennaio 2000 (ampliata e variamente pubblicata negli anni successivi) Edward Said ne propose un elogio persuasivo, memore della pagina sulla «filologia vivente» che Gramsci aveva scritto nel Quaderno 7 e rielaborato nel Quaderno 11.

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