storia della lingua italiana

Scritti a mano. Otto storie di capolavori italiani da Boccaccio a Eco

Saggio sulle testimonianze autografe delle seguenti opere italiane: Decameron di Giovanni Boccaccio; Rerum vulgarium fragmenta di Francesco Petrarca, Grammatica di Leon Battista Alberti, Orlando furioso di Ludovico Ariosto, Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Galileo Galilei, Operette morali di Giacomo Leopardi, Satura di Eugenio Montale, Il nome della rosa di Umberto Eco.

«E quinci cantando processe a questi versi».Il registro lirico nei discorsi amorosi dei racconti in versi di Boccaccio

L'indagine prende in considerazione i discorsi amorosi pronunciati dai protagonisti di alcuni poemetti in versi di Boccaccio. La specificità stilistica che questi mantengono all’interno del tessuto linguistico delle diverse narrazioni porta a pensare che costituiscano un punto di osservazione valido per esplorare le modalità con cui Boccaccio, fuori da un contesto lirico in senso stretto, gestisce il repertorio di motivi e forme codificato dalla tradizione poetica duecentesca.

Lo Stilnovo nel Trecento

Nel Trecento la produttività del campionario tematico e stilistico dello Stilnovo si esaurisce unicamente entro i confini della lirica? Per tentare di avanzare una pur provvisoria risposta a un quesito come questo è sembrato opportuno allargare la prospettiva d’indagine, in modo da offrire, attraverso la discussione di alcuni esempi, uno specimen che illustri quanto i motivi e le forme di questa tradizione nutrano e ispirino anche opere riconducibili ad altri generi, seguendo a volte schemi insoliti o ricorrendo in contesti meno prevedibili.

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