Lo Stilnovo nel Trecento
Nel Trecento la produttività del campionario tematico e stilistico dello Stilnovo si esaurisce unicamente entro i confini della lirica? Per tentare di avanzare una pur provvisoria risposta a un quesito come questo è sembrato opportuno allargare la prospettiva d’indagine, in modo da offrire, attraverso la discussione di alcuni esempi, uno specimen che illustri quanto i motivi e le forme di questa tradizione nutrano e ispirino anche opere riconducibili ad altri generi, seguendo a volte schemi insoliti o ricorrendo in contesti meno prevedibili. Pertanto, l’interesse di queste pagine non sarà rivolto esclusivamente a quella generazione di poeti che, per aver continuato moduli tematici, stilistici e lessicali dello Stilnovo, sono raccolti sotto l’etichetta generale (e arbitraria) di «tardostilnovisti», ma contemplerà anche autori di opere di altra natura, nel tentativo di sondare, pur senza alcuna ambizione di esaustività, la sopravvivenza e l’impiego nel Trecento di alcune delle figure caratteristiche della topica amorosa stilnovista, anche fuori dall’ambito segnatamente lirico o da contesti strettamente amorosi.