storiografia

Lo stile della storia in Goffredo Malaterra

Nelle sezioni paratestuali della sua opera storiografica De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius, prosimetro in quattro libri scritto tra 1198 e 1201, Goffredo Malaterra, oltre ad accennare alla committenza dell’opera da parte del Gran Conte Ruggero, si sofferma in diversi punti su questioni relative allo stile da lui adottato sulla base delle richieste dello stesso Ruggero.

Il catalogo dei popoli italici nell’Eneide (7, 623-817 s.) e i suoi modelli

Scopo del contributo è cercare di cogliere in che modo Virgilio rifunzionalizza elementi dell’epos arcaico ed ellenistico e anche propri di altri generi letterari e li utilizza come matrici per creare un nuovo epos. In particolare si è prestata attenzione al modo in cui Virgilio reinterpreta il catalogo epico intrecciando strategie proprie di generi letterari diversi (storiografia, tragedia, poesia eziologica, epos didascalico, poesia bucolica, ekphrasis, forse satira) e includendo nell’Eneide cenni e allusioni a molte saghe mitiche.

La storiografia italiana

La relazione ricostruisce le tendenze storiografiche sviluppatesi in Italia a partire dagli anni Ottanta del Novecento con riferimento agli studi sulla prima guerra mondiale in connessione con i risultati conseguiti dalla ricerca storica a livello internazionale e, in particolare, dalla storiografia anglo-sassone e dalla storiografia francese.

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