successione

Possesso, rinunzia e acquisto ex lege dell'eredità

Il chiamato possessore, purché iure hereditatis (arg. ex art. 450, comma 2, c.c.) e pienamente capace (arg. ex art. 489 c.c.), acquista l’eredità puramente e semplicemente, nonostante la tempestiva rinunzia ex art. 519 c.c., se non redige l’inventario entro tre mesi (art. 485, comma 2, c.c.) dall’apertura della successione o, in caso di chiamato (pur sempre capace ma) non delato, dalla notizia della devoluta eredità (da intendersi come effettiva devoluzione dell’eredità). Il bene o i beni posseduti, per imporre al chiamato la redazione dell’inventario nonostante la rinunzia (art.

Maso chiuso tra tradizione sudtirolese e princípi identificativi del sistema ordinamentale

Questa sentenza della Corte costituzionale, per un verso, consente di meditare sul difficile rapporto tra tradizioni culturali e princípi fondamentali, riflettendo su quale debba essere lo spirito e il metodo con cui l’interprete è chiamato a esercitare il controllo di conformità al nostro sistema ordinamentale e, per altro verso, è l’occasione per riflettere sulla coerenza delle regole di circolazione a causa di morte del maso chiuso con i princípî costituzionali.

Norme applicabili agli uniti civili ed effettività della tutele successorie

Il lavoro dimostra che il comma 20 della l. 76/ 2016 non impedisce che si possano applicare alle persone che hanno contratto unione civile le norme del Codice civile non espressamente richiamate dalla legge. La prima parte del comma 20 crea delle norme prima facie applicabili alle persone unite civilmente, di contenuto identico a quelle che si riferiscono al matrimonio o a quelle che contengono la parola coniuge o coniugi o altre equivalenti.

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