Il saggio analizza il rapporto tra Tasso e Aldo Manuzio il giovane, sia alla luce delle edizioni veneziane apparse nel corso degli anni '80 del Cinquecento, sia alla luce di alcuni volumi postillati che dimostrano l'insistente attività di raccolta delle opere di Tasso portata avanti da Aldo il giovane.
Il saggio analizza il progetto di poema epico portato avanti da Giovan Battista Marino, la "Gerusalemme distrutta", apparsa solo postuma nel 1626. Sono in particolare approfonditi i rapporti instaurati da Marino con il precedente di alcune opere di Tasso, la "Gerusalemme liberata" e il "Mondo creato".
Il saggio analizza la presenza e la declinazione dei temi della natura nelle diverse opere di Tasso, partendo dalla favola pastorale "Aminta" e dalla "Gerusalemme liberata" fino agli scritti degli ultimi anni. Un'attenzione particolare viene riservata alle sette giornate del "Mondo creato", scritte da Tasso a partire dal racconto biblico della Genesi.
Il saggio approfondisce le questioni relative alle diverse fasi redazionali dei testi, dai primi abbozzi fino al testo portato a termine dall'autore; vengono discussi i rapporti tra l'analisi filologica dei dati e la loro valorizzazione su un piano critico. Vengono offerti due esempi relativi a abbozzi di Torquato Tasso e Giacomo Leopardi.
Il saggio analizza la tradizione delle opere di Tasso nel corso degli ultimi due decenni del Cinquecento; propone inoltre materiali inediti sulla prima circolazione manoscritta della "Gerusalemme liberata"
Il saggio analizza la situazione testuale della 'Gerusalemme liberata' di Torquato Tasso, inserendola nel quadro della discussione metodologica sul trattamento filologico delle opere incompiute, prive di una precisa ultima volontà dell'autore.
Lo studio, di impianto metricologico e stilistico, si concentra sul Floridante di Bernardo Tasso per dimostrare come la tendenza a patetizzare e drammatizzare le scene nodali del poema sia ravvisabile nell'epica di Bernardo Tasso, prima ancora che nella Liberata
Il saggio propone alcuni collegamenti inediti fra la 'Gerusalemme liberata' e il poema omerico, concentrandosi sui personaggi di Goffredo e Solimano.
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