terrorismo

Una facoltà sotto attacco

Il saggio ricostruisce il clima della Facolta di Scienze Politiche dell'Università di Roma «La Sapienza» negli anni di piombo, quando alcuni suoi docenti, per le cariche pubbliche ricoperte, furono fatti bersaglio di attacchi terroristici. Al tempo stesso si ricostruiscono - con ausilio di tabelle - anche le difficoltà di una Facoltà che faticava a raccogliere le sfide che l'università di massa comportava

Una issue al servizio dei talk-show. La rappresentazione del fenomeno migratorio nei format televisivi d’approfondimento in Italia

Il paper mira ad analizzare la rappresentazione della migrazione e le cor- nici narrative utilizzate nei talk show a seguito degli attacchi terroristici che hanno colpito l’Europa a partire dal 2015. Nonostante l’indubbia rilevanza di tale format nel sistema televisivo contemporaneo, grazie soprattutto alla capacità di raggiungere un ampio numero di spettatori, risultano, ad oggi, ancora pochi gli studi empirici nazionali e internazionali declinati in tale direzione.

Recensione a V. Lomellini, Il mondo della guerra fredda e l’Italia degli anni di piombo. Una regia internazionale per il terrorismo?, Firenze, Le Monnier, 2017, pp. 324.

recensione a V. Lomellini, Il mondo della guerra fredda e l’Italia degli anni di piombo. Una regia internazionale per il terrorismo?, Firenze, Le Monnier, 2017, pp. 324.

Una Facoltà sotto attacco

Il contributo ricostruisce le problematiche ed il clima della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Roma La Sapienza nella stagione degli anni di piombo che condussero all'uccisione da arte dei terroristi di alcuni dei docenti della Facoltà più esposti dal punto di vista dell'impegno istituzionale quali Aldo Moro e Vittorio Bachelet.

I duellanti: una guerra civile di celluloide? I terrorismi e lo Stato nel cinema italiano (1995-2012)

Attraverso l'analisi dei film dedicati al fenomeno terrorista realizzati in Italia tra il 1995 e il 2012 è possibile ricostruire alcuni elementi rilevanti del discorso pubblico sul terrorismo e la sua memoria come rielaborati e trasposti in immagini da uno dei principali mezzi di comunicazione. Allo stesso tempo è possibile rinvenire anche la persistenza di nodi conflittuali e di atteggiamenti mentali che in maniera indicativa giungono ai giorni nostri poco o nulla mutati rispetto alla loro stagione di incubazione negli anni Settanta.

La filosofia della guerra e le sue forme

Come si può oggi parlare o ragionare di guerra? Quale è il suo significato filosofico-politico? Le due domande aprono la discussione che, in chiave critico-analitica, affronta il problema della guerra globale “al” terrorismo versus “del” terrorismo. L’intento del contributo è quello di cogliere le implicazioni della guerra globale che su piani analitici differenti, confluiscono all’interno del volume Le dimensioni della politica (vol.

Art. 54-ter (Contrasti tra pubblici ministeri in materia di criminalità organizzata e terrorismo)

La concentrazione in capo agli uffici inquirenti dislocati presso il capoluogo del distretto delle attività investigative in materia di criminalità organizzata, voluta dalla L. 20.1.1992 n° 8, ed estesa dalla L. 17.4.2015 n. 47 ai delitti aggravati dalla finalità di terrorismo, rende meno probabile l’eventualità che anch’essi possano restare coinvolti in contrati positivi e negativi con riferimento alle fattispecie criminose indicate dai c. 3-bis e 3-quater dell’art. 51.

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