Thomas Hobbes

L’enigma del Leviatano e “il primo ebreo liberale“. Carl Schmitt e Jacob Taubes a confronto su Hobbes

La storia del rapporto tra il giurista teorico del nazionalsocialismo Carl Schmitt e il rabbino Jacob Taubes è ormai nota grazie al racconto che quest’ultimo ha reso pubblico poco prima di morire, ma anche grazie ai riferimenti all’opera schmittiana contenuti nella trascrizione del seminario sulla Lettera ai Romani, oltre che alla pubblicazione dell’epistolario tra i due. Forse il documento più interessante di questa esplosiva relazione è la lettera che Taubes scrive a Schmitt da Parigi il 18 settembre 1978, dopo una delle sue visite a Plettenberg. Si tratta di uno scritto privato.

Desacralizzazione della Storia Sacra: l'impossibilità di riconoscere il carattere rivelato delle Scritture secondo Hobbes

Thomas Hobbes conduce una rigorosa critica della religione, nella quale riprende molti temi libertini ma ne fa un uso assai diverso, togliendo alla religione la funzione di indispensabile sostegno di qualsiasi società politica, la quale, senza la minaccia di pene eterne non potrebbe garantire rapporti pacifici tra gli individui. L’approdo di Hobbes è, invece, la negazione di un ruolo politico alla religione, circoscritta a esperienza interiore oppure a culto pubblico.

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