uffici camera deputati 1968

Una febbrile contesa di linguaggi sul rapporto tra architettura moderna e città storica

Dopo la fine della seconda guerra mondiale l’adesione dell’architettura italiana alla modernità avviene in modo condizionato e diversificato1. Già dagli anni ’30, come si apprende dalle parole del Gruppo 72, il razionalismo era propugnato operando precise distinzioni tra razionalismo mediterraneo e razionalismo nordico, includendo casi di difficile adesione alla modernità e di adesione sospettosa.

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