vernacolare

Duna Verde, il territorio della vacanza

Il piccolo nucleo urbano di Duna Verde (1965) è un caso interessante per valutare il ruolo che il progetto di architettura può avere nel plasmare gli spazi per la vacanza. Vi lavorò l'architetto Lisa Ronchi, affiancata da Gino Valle; nel suo progetto sembrano risuonare le proposte di Quaroni e D'Olivo. In questa cittadina in miniatura si sono voluti marcare gli aspetti positivi che da sempre si associano con l’idea di città escludendo quelli deteriori. È una operazione artificiale, ma la vacanza è anch’essa una sospensione momentanea della realtà quotidiana.

L’invenzione dei luoghi turistici. Lo stile “costa Smeralda” tra primitivo e catalano

Nella prima metà del XX secolo erano andati consacrandosi alcuni luoghi ed alcuni riti legati al turismo lungo le sponde del Mediterraneo. Il turismo d'elitè intervenne con la creazione o meglio l'invenzione di luoghi deputati a questo tipo di messa in scena sociale. Dagli anni '60 in poi si operò con l'intento di dare corpo ad isole culturali e sociali, con la volontà di creare un sistema di luoghi la cui fruizione fosse protetta da invisibili ma fortissimi confini.

Progettare la vacanza. Studi sull’architettura balneare del secondo dopoguerra

L’architettura legata al turismo è una parte rilevante del costruito. Gli studi sull’argomento, soprattutto nella seconda metà del XX secolo, non sono stati in numero confrontabile alla sua consistenza. Questa mancanza di letteratura sul tema registra una scarsa conoscenza dei progetti. Eppure, negli anni del boom economico è stata trasformata in meta turistica la Sardegna e l’Isola d’Elba, si sono costruite Punta Ala e il Circeo, solo per ricordare alcuni noti casi italiani.

Valori mutevoli nelle case di vacanza di Gio Ponti

I progetti per case di vacanza di Gio Ponti, per lo più pubblicati sulle pagine della rivista «Domus», sono emblematici per illustrare il cambiamento di valori che avviene a cavallo della metà del XX secolo. La casa di vacanza da luogo di rappresentanza diviene luogo ove mettere in scena il ritorno ad una vita "all'antica", in contatto con la natura. Il progetto d'architettura sostiene questo cambiamento di valori, proponendo una bellezza arcaica, usando quindi un linguaggio vernacolare.

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