web tax

Un progetto di riforma fiscale e di manovra di finanza pubblica per il rilancio del welfare state

L’esigenza di prospettare una riforma della fiscalità appare assai rilevante nella dimensione del Welfare state,
poiché è in tale ambito che la funzione tributaria assolve ad un compito essenziale del patto democratico, incidendo sulla portata (e sulla fruibilità) dei diritti fondamentali dell’individuo. Si prospetta, pertanto, l’obiettivo di una riforma della funzione fiscale da inquadrare soprattutto nella prospettiva del processo di revisione del moderno Welfare state.

La web tax e la proposta di Direttiva sull'Imposta sui servizi digitali: morte di un nascituro appena concepito?

I commi da 1011 a 1019 dell'art. 1 della legge di bilancio 2018 hanno istituito l'imposta sulle transazioni digitali, meglio conosciuta come web tax che dovrebbe entrare in vigore l'anno successivo a quello della pubblicazione in G.U. del Decreto attuativo. Nell'attesa della pubblicazione di tale Decreto, ci si interroga però sul suo futuro alla luce della proposta di Direttiva sul sistema comune d'imposta sui servizi digitali.

L’imposta sui servizi digitali: tanto tuono` che piovve

L’imposta sui servizi digitali, che trae ispirazione dal tributo di cui alla proposta di Direttiva del Consiglio COM (2018) 148 final, per effetto della legge di bilancio 2020, è entrata finalmente in vigore. Trattasi di un tributo indiretto sui ricavi lordi derivanti da taluni servizi digitali gravante solo su imprese di rilevanti dimensioni, siccome individuate sulla base di una doppia soglia di ricavi.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma