Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2625033
Anno: 
2021
Abstract: 

La ricerca proposta s'inserisce in un percorso di studio già avviato riguardante la conoscenza dei centri storici e la definizione di strumenti avanzati utili per una nuova modalità di gestione che garantisca la conservazione dell'edilizia storica. Essa propone pertanto in parallelo da una parte il completamento dei modelli schedografici per la Carta del Rischio per i centri storici, un GIS utilizzato dal MiC per la raccolta delle informazioni sui beni culturali, il calcolo di vulnerabilità e rischio di perdita e dall'altro l'indagine diretta su alcuni centri storici o parti di essi in area laziale così da sperimentare le possibilità investigative e operative consentite dallo strumento digitale e offrire nuove acquisizioni utili allo studio e alla conservazione dell'edilizia storica diffusa. Il lavoro già svolto ha portato alla definizione di quattro dei sei livelli descrittivi necessari per il centro storico mentre la presente ricerca si dedicherebbe a: 1) rappresentazione speditiva dell'unità edilizia e dello spazio urbano, ovvero alla definizione delle voci, delle geografie e dei nessi necessari per illustrare adeguatamente gli aspetti architettonici, costruttivi e di degrado dell'esistente; 2) applicazione/validazione delle schede già attive nel sistema CdR e simulazione del calcolo di quelle di nuovo sviluppo su centri storici specifici, al fine di validarne il funzionamento; 3) applicazione/validazione delle schede al fine di acquisire nuovo materiale informativo sui siti analizzati.

ERC: 
SH5_12
SH5_8
SH5_7
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3331796
sb_cp_is_3346161
sb_cp_is_3354629
sb_cp_is_3429007
Innovatività: 

Oltre ai contenuti scientifici propri dello studio, soprattutto riguardanti la messa a fuoco dei principali problemi di degrado dei centri storici e delle modalità più opportune per calcolarne gli effetti in termini di rischio, nonché in alcuni approfondimenti conoscitivi dedicati a centri storici laziali, una componente importante della ricerca riguarda la sua ricaduta sull¿organizzazione di strumenti operativi in uso da parte del Ministero della Cultura. La collaborazione diretta del gruppo di lavoro con i funzionari della Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio Cultuale del MiC, sancita da un apposito accordo di ricerca, s¿incentra attorno all¿implementazione e all¿uso della Piattaforma GIS `Carta del Rischio¿ (http://www.cartadelrischio.beniculturali.it), correntemente utilizzata per l¿individuazione della vulnerabilità e la gestione dei rischi di perdita dei beni culturali. L¿unità di ricerca di Roma si è incaricata dello studio metodologico e scientifico della problematica conservativa dell¿edilizia storica diffusa mentre il Ministero si è fatto carico delle spese relative all¿ingegnerizzazione dei modelli schedografici proposti. Ciò ha così consentito di tradurre in strumento operativo effettivo i modelli schedografici ¿ e i relativi algoritmi di calcolo ¿ proposti per il CS, per le UU-A e le UU-EPRS e per il FE. Grazie a questa ingegnerizzazione è stato pertanto possibile attivare la raccolta dati su alcuni centri storici e procedere alla necessaria validazione dei tracciati e degli algoritmi proposti. In particolare, sono ormai completati, informatizzati e validati i modelli schedografici CS e UU-A, il secondo comprensivo di algoritmo per il calcolo della vulnerabilità, il primo da perfezionare in merito all¿algoritmo che rielabora i valori delle UU-A per ottenere un valore cumulativo di vulnerabilità dell¿insediamento; sono stati completati e informatizzati i modelli schedografici UU-EPRS e FE, entrambi da validare nell¿impiego e nell¿algoritmo. Mancano invece l¿elaborazione finale completa, l¿algoritmo e l¿informatizzazione dei modelli schedografici `Unità Edilizia¿ e `Spazio Urbano¿, oggetto della presente ricerca.
L¿avanzamento degli studi e le potenzialità di realizzare un avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell¿arte risiedono quindi da una parte nel completamento dell¿intera architettura della Carta del Rischio (e dell¿intera elaborazione concettuale alla base delle scelte di modellazione del sistema, sostanzialmente basate sulla conoscenza delle caratteristiche tipologiche, spaziali, costruttive e materiche nonché delle problematiche conservative delle unità edilizie e degli spazi urbani che compongono i nuclei storici) e dall¿altra nella possibilità di implementare la raccolta dati all¿interno della parte già esistente della CdR per alcuni centri storici selezionati nel Lazio. Questa seconda attività consentirà d¿istituire nuove e inedite possibilità di comparazione e analisi trasversale dei fenomeni costruttivi e di degrado la cui portata è stata già messa in evidenza negli studi già condotti.
Lo stato dell¿arte relativo allo studio dei centri storici si arricchisce così dei risultati acquisibili tramite uno strumento totalmente innovativo, in grado di orientare la gestione conservativa dell¿esistente ma anche di agevolare l¿estrazione e la comparazione di dati relativi alle caratteristiche specifiche degli abitati. La definizione di `strumento¿ deve intendersi nel senso più ampio, ovvero non solo come dispositivo operativo ma come metodo d¿investigazione, raccolta, elaborazione e conservazione dei dati totalmente nuovo e quindi foriero di risultati originali sia sul piano investigativo che su quello della progettazione dell¿intervento di restauro. Numerosi aspetti tecnici ed esecutivi dell¿edilizia storica analizzata potranno quindi essere analizzati sul piano quantitativo e della distribuzione, facilitando per esempio la conoscenza della diffusione di una particolare soluzione tecnico-costruttiva o l¿osservazione delle modalità preferenziali di degrado di un preciso materiale. Per quanto riguarda gli aspetti progettuali, invece, la pressante richiesta d¿intervenire con il miglioramento sismico dell¿edilizia storica, che ad oggi può essere demandata al solo progetto d¿intervento applicato alla scala delle singole proprietà edilizie, potrà trovare un formidabile sostegno nel bagaglio informativo raccolto nella CdR in merito agli interi aggregati, di cui si conoscono a grandi linee caratteri architettonici e costruttivi, condizioni conservative e livello di vulnerabilità generale. Analogamente, gli interventi di restauro delle facciate nel centro storico potranno essere alimentati dai dati riguardanti le caratteristiche diffuse dell¿abitato. Si sottolinea che la CdR è attualmente fruibile in web previo accreditamento e che i beni ivi censiti sono peraltro liberamente osservabili attraverso la piattaforma ministeriale `Vincoli in Rete¿.

Codice Bando: 
2625033

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