Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2029619
Anno: 
2020
Abstract: 

La ricerca si colloca all'interno del Laboratoire International Associé (Laboratorio internazionale associato, d'ora in poi LIA), approvato dal Consiglio del Dipartimento di Lettere e Culture moderne in data 26 febbraio 2019 e dal SA e sottoscritto dai Rettori di Sapienza e dell'Université de Lille nel luglio 2019 (protocollo Sapienza del 20-9-2019).
L'Université de Lille ha già stanziato un finanziamento di 27.000 euro da spendersi nel corso dei quattro anni di durata del progetto (2019-2023).
Il tema riguarda l'esilio e la scrittura femminile nei secoli XIX, XX, XXI: Women writing beyond boundaries: interculturality, plurivocity and hybridisation in 19th and 20th century feminine narrative about exile (Italy, Europe and the Mediterranean). A partire da alcuni casi di studio l'obiettivo è quello di considerare l'esperienza di tante donne e scrittrici che, reduci da eventi traumatici, esili, sradicamenti, hanno adattato la scrittura al trauma, sperimentando generi come diari, memorie, narrativa, ma anche testi militanti, giornalismo, saggistica. I casi dai quali si è partiti (Cristina Trivulzio di Belgioioso, Elisa Chimenti, Anna Nizzoli, Fausta Cialente, Annie Vivanti) hanno in comune esperienze di peregrinazioni all'interno dello spazio europeo e mediterraneo tra XIX e XX secolo, a contatto con situazioni profondamente diverse dal punto di vista etnico, religioso, culturale; la presenza di queste donne ha contribuito in modo decisivo al dialogo tra le culture, le lingue e le letterature.
La loro esperienza, già al centro di alcune pubblicazioni nate in seno al LIA, andrà inoltre necessariamente confrontata con profili simili di donne di tutto il mondo per verificare l'esistenza di una specificità della scrittura femminile in esilio, una situazione di alterazione dei normali riferimenti culturali che influisce in modo determinante sulle scelte linguistiche e letterarie.

ERC: 
SH5_2
SH5_8
SH5_3
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2583818
sb_cp_is_2719803
sb_cp_is_2557878
sb_cp_is_2563066
sb_cp_es_358888
sb_cp_es_358887
Innovatività: 

La costruzione di una rete, tra centri di ricerca, istituzioni universitarie e singoli ricercatori che si sono occupati del tema ha come obiettivo quello di individuare delle costanti relative sia all'esperienza dell'esilio e dello sradicamento, sia alle specificità della scrittura e della condizione femminile. Rispetto a tanti studi dedicati a segmenti specifici (l'esilio delle donne tedesche durante il nazismo, l'esilio delle palestinesi o quelle delle patriote durante il Risorgimento italiano) questa ricerca intende innanzitutto individuare la specificità della vicenda italiana pur all'interno del quadro internazionale e di catalogare una serie di testi e scrittrici significativi per l'argomento. Inoltre il fatto di contemplare in modo comparativo esperienze diverse di scrittrici che hanno elaborato il trauma attraverso la scrittura permette di individuare le costanti narrative e linguistiche e le reazioni comuni che contraddistinguono la storia delle scrittrici.
Per ognuna delle autrici prese in considerazione si procederà, grazie all'apporto fondamentale di un'assegnista di ricerca per cui si chiede il finanziamento, all'analisi e al catalogo degli scritti dell'esilio, a proposte di pubblicazione e digitalizzazione che confluiranno in una collana di scrittrici dell'esilio e in pubblicazioni scientifiche che raccoglieranno i contributi presentati nel corso degli incontro di studio. La collaborazione con l'Université de Lille costituisce un elemento di forza del lavoro perché permette la condivisione del percorso con una struttura che ha accesso ai centri di ricerca francesi, molto avanzati sul piano degli studi interculturali.
Tali prospettive di ricerca ed editoriali nascono dalla considerazione che seppure tanti saggi siano stati dedicati anche nel passato al tema dell'esilio e alla scrittura femminile, non esiste una rassegna sistematica che consideri il quadro globale, che annovera interventi importanti che acquistano un significato diverso se fatti dialogare assieme; si può partire dalla considerazione del rapporto con la patria e l'identità di scrittrici come Virginia Woolf ("Io in quanto donna non ho patria. In quanto donna la mia patria è il mondo intero") o filosofe come Maria Zambrano ("L'esilio è stato la mia patria") fino a Igiaba Scego che ha coniato il termine dismatria o a Jumpa Lahiri che ha scelto di scrivere in una lingua altra, l'italiano, come forma di appartenenza individuale contro l'ambiguità di un'appartenenza incerta, all'interno di esperienze di peregrinazioni e dispari.
A partire da queste ed altre testimonianze l'obiettivo sarà quello di intrecciare i dati ed evidenziare le specificità letterarie (ad esempio la scelta di un genere o di linguaggi ibridi o di forme artistiche per esprimere l'esperienza), le oscillazioni linguistiche (per questo è importante la partecipazione al gruppo di ricerca di storici della lingua che seguiranno l'aspetto del complesso rapporto con la lingua), i percorsi tematici (di cosa parla la scrittura delle donne esuli? delle loro esperienze e memorie, ma anche della condizione della donna, della perdita plurima di identità, del complesso rapporto con la patria e con le tradizioni letterarie).
La vera novità della ricerca sarà dunque lo sguardo incrociato che permetterà di far dialogare esperienze di donne appartenenti a tradizione e culture diverse, unite dal filo conduttore dello sradicamento e della risposta al trauma attraverso la scrittura.

Codice Bando: 
2029619

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