Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1997038
Anno: 
2020
Abstract: 

La riforma globale dell¿istruzione superiore si caratterizza per una serie di attività (introduzione di strategie di marketing, diffusione dell¿orientamento professionale, ecc.) svolte sempre più con l¿impiego delle nuove tecnologie digitali, le quali a loro volta stanno incidendo sulle pratiche di apprendimento ed insegnamento.
Facendo riferimento alla letteratura sociologica che evidenzia la possibilità che la mediazione digitale rivoluzioni il modo di concepire l¿istruzione, si intende condurre una ricerca sul legame tra concezione dell¿istruzione, riproduzione delle diseguaglianze educative e ruolo delle tecnologie digitali nei processi di insegnamento ed apprendimento scolastico.
L¿impatto della diffusione del digitale sull¿istruzione rappresenta, però, un tema ancora poco indagato e al tempo stesso richiedente un elevato dispendio di risorse finanziarie e umane.
Pertanto, si propone un progetto pilota sulle scuole secondarie di secondo grado a Roma, suddiviso in due fasi: nella prima saranno condotte due survey online rivolte a un campione probabilistico e rappresentativo degli studenti frequentanti l¿ultimo anno di scuola secondaria di secondo grado negli istituti scolastici pubblici di Roma e a un analogo campione dei loro insegnanti; nella seconda, saranno selezionati cinque istituti sui quali sarà condotta un¿indagine etnografica volta ad analizzare i significati che gli attori attribuiscono nel corso dell¿attività didattica mediata dalla tecnologia digitale.
L¿obiettivo principale della ricerca è comprendere se la mediazione digitale incrementi le diseguaglianze educative dovute all¿origine sociale e al genere, mettendo effettivamente in discussione l¿idea che l¿istruzione sia finalizzata alla formazione critica dei cittadini (bildung) a favore di una concezione che riduce l¿apprendimento ad addestramento individuale (learnification).

ERC: 
SH3_11
SH3_4
SH3_13
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2512570
sb_cp_is_2519583
sb_cp_is_2515259
sb_cp_es_361734
Innovatività: 

Il progetto proposto affronta un tema innovativo, quale la trasformazione delle pratiche di apprendimento ed insegnamento attraverso l¿uso delle tecnologie digitali, valorizzando allo stesso tempo la letteratura sociologica consolidata sul ruolo ambivalente della scuola rispetto all¿inclusione sociale e alla formazione di valori e credenze.
In sintesi, la ricerca che si intende condurre mostra un elevato grado di innovazione con riferimento ai seguenti cinque aspetti:

a) il tema assume un¿elevata rilevanza ed attualità, soprattutto alla luce del recente scenario costituito dalla necessità delle scuole di investire massicciamente nel digitale per far fronte alla situazione emergenziale degli ultimi mesi, indotta dalla pandemia;

b) la letteratura sociologica anglosassone sta evidenziando il rivoluzionario impatto che la mediazione digitale potrebbe avere sul modo di concepire l¿istruzione: questo tema di indagine non è ancora sufficientemente sviluppato nel contesto nazionale;

c) la ricerca proposta presenta un'ulteriore caratteristica innovativa: analizza il legame tra l¿innovazione delle pratiche di insegnamento ed apprendimento e le dinamiche di riproduzione delle diseguaglianze educative (dovute al genere e all'origine sociale: Mingo, Bracciale 2016; Parziale, Pastori, 2018);

d) partendo dai recenti studi sul sovra-uso delle tecnologie informatiche da parte dei giovani più svantaggiati (Giancola, Salmieri 2020), in particolare maschi, il progetto proposto punta all¿acquisizione di una ricca base empirica coniugando il metodo delle survey online con il complesso approccio etnografico;

e) infine, va sottolineato come i risultati ottenuti possano condurre a suggerimenti di policy, capaci di sviluppare il potenziale insito nell¿innovazione tecnologica in una direzione che consenta al sistema educativo di rafforzare la sua capacità di inclusione sociale (Morel, Palier 2011).

I risultati a cui la ricerca potrà portare non sono affatto scontati. Infatti, se la quarantena di massa ha mostrato l¿utilità dei nuovi dispositivi digitali, così come però la loro incapacità di sostituirsi alle concrete relazioni fisiche, lo scoppio dell¿epidemia ha confermato le crepe nella regolazione politico-economica neoliberista, affiorate già da qualche anno (Piketty 2013).
Se è vero che i dispositivi ideati per la didattica digitale tendono a configurare l¿istruzione come tecnica di addestramento, incentrata sul learning (van Dijck et al. 2018; Casalicchio 2019), è possibile che nel mutato scenario degli ultimi mesi l'apprendimento scolastico orientato alla bildung acquisisca una nuova centralità, dato che esso contribuisce sia alla produzione del sapere scientifico, sia alla formazione di visioni universaliste collegate alla governance globale (Zolo 2002), di cui si potrebbe avvertire il bisogno soprattutto in questa fase emergenziale.
Infatti, in una società che conferma di essere caratterizzata da un¿elevata vulnerabilità su scala mondiale (Beck 1986), la fiducia nel sapere scientifico e l¿orientamento universalistico potrebbero ottenere un favore inaspettato, alimentando una domanda di istruzione che vada oltre l¿addestramento tecnico e l¿apprendimento prevalentemente individuale e informale.
In altri termini, la riorganizzazione dell¿offerta scolastica potrebbe essere caratterizzata da un¿innovazione tecnologica che non dovrebbe comportare necessariamente la riduzione dell¿istruzione ad addestramento tecnico e individuale; anzi, non è escluso che le scuole potrebbero innovare le pratiche pedagogiche in una direzione che alimenta la concezione dell¿istruzione come bildung, con l¿effetto di diffondere una formazione critica capace di ridurre le diseguaglianze educative e far sviluppare una società civile solida, due ingredienti utili al rafforzamento della democrazia in tempi incerti come i nostri.

Bibliografia (esclusi i testi già citati nelle sezioni precedenti)

U. Beck, Risikogesellschaft. Auf dem Weg in eine andere Moderne, Suhrkamp, Frankfurt am Main, 1986.

E. Casalicchio, A study on performance measures for auto-scaling CPU-intensive containerized applications, in "Cluster Computing", 22, 3, 2019, pp. 995-1006.

O. Giancola, L. Salmieri, Icts overuse in the European educational space. Interpreting the Icts overdose on learning outcomes, in ¿Sociologia e Ricerca Sociale, 121, 2020, pp. 114-133.

R. Bracciale, I. Mingo, Social Inequalities in Digital Skills, in J. Servaes, T. Oyedemi, eds.,The Praxis of Social Inequality in Media, Lexington Books, London, 2016, pp. 81-111.
N. Morel, B. Palier, Towards a social investment welfare state?: ideas, policies and challenges, Policy Press, Bristol, 2011.

F. Parziale, V. Pastori, L¿istruzione come risorsa di inclusione sociale delle donne, in ¿Sociologia e Ricerca Sociale¿, 115, 2018, pp. 45-67.

T. Piketty , Le capital au XXIe siècle, Seuil, Paris, 2013.

D. Zolo, Cosmopolis. La prospettiva del governo mondiale, Feltrinelli, Milano, 2002.

Codice Bando: 
1997038

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