Diversi tipi di tisane, infusi e decotti sono sempre più di ampio consumo per i loro effetti benefici per la salute. Gli elementi chimici presenti in questi prodotti sono in parte responsabili delle proprietà medicinali e nutrizionali ma, al tempo stesso, possono essere tossici. Pertanto, un consumo abituale di tè e altre bevande a base di erbe e/o frutti può avere implicazioni negative sulla salute del consumatore a causa della presenza, a vari livelli, di diversi elementi chimici. Da qui l'esigenza di sviluppare metodi analitici affidabili, rapidi ed economici utili per determinare gli elementi in questi prodotti e per effettuare una corretta stima dei rischi che, sebbene di difficile conduzione, è necessaria per supportare i processi decisionali a tutela della salute dei consumatori. Obiettivo generale è quello di effettuare una stima dei rischi connessi con la presenza di 48 elementi (Ag, Al, As, B, Ba, Be, Bi, Ca, Cd, Ce, Co, Cr, Cs, Cu, Dy, Fe, Ga, Hg, K, La, Li, Mg, Mn, Mo, Na, Nb, Nd, Ni, P, Pb, Pr, Rb, Sb, Se, Si, Sn, Sr, Tb, Te, Th, Ti, Tl, U, V, W, Y, Zn, e Zr) in diversi tipi di infusi e tisane identificati tra quelli più usati in Italia. A tale scopo verrà messa a punto una metodologia analitica per l'analisi elementare, che verrà poi applicata a 150 campioni distribuiti da almeno 5 diverse ditte fornitrici. Inoltre, in accordo con l'approccio dell'economia circolare, i rifiuti prodotti e i campioni residui verranno recuperati per valutare il loro possibile utilizzo come supporti per l'immobilizzazione enzimatica. La realizzazione del progetto produrrà tre rilevanti risultati in termini di innovatività e avanzamento delle conoscenze: a) disponibilità di una metodologia che potrà essere usata dagli enti preposti, dalle aziende produttrici e per le ricerche di settore; b) disponibilità di profili di esposizione e stime di rischio per lo scenario italiano; c) disponibilità di supporti innovativi per l'immobilizzazione enzimatica.
I risultati attesi dalle indagini previste nel presente progetto di ricerca appaiono di particolare interesse in quanto potrebbero rappresentare un importante valore aggiunto rispetto alle conoscenze già disponibili. Innanzitutto, l'ottimizzazione e la validazione della metodica analitica multielementare per la determinazione di 48 elementi in tè, infusi e tisane di erbe e/o frutti (TIT) fornirà un valido strumento per il controllo di qualità e sicurezza di un prodotto di così largo consumo quale quello oggetto della presente proposta. Nel corso degli anni, diversi studi sono stati condotti per mettere a punto e validare metodi affidabili per la determinazione di elementi tossici o potenzialmente tossici nei TIT. Tuttavia, per quanto di nostra conoscenza, nessuna ricerca ha sviluppato e messo a punto una metodologia in grado di determinare e quantificare, nei suddetti prodotti, i 48 elementi previsti nel progetto. Tali elementi sono stati selezionati in quanto sono potenzialmente presenti nei TIT e molti di essi potrebbero comportare rischi per la salute umana. Pertanto, la determinazione routinaria di questi elementi non può essere trascurata nell'ottica della tutela della salute di una porzione così elevata di popolazione come quella dei consumatori di TIT, soprattutto se si considerano le fasce più suscettibili della popolazione quali bambini, donne in gravidanza e anziani. Attualmente, non esiste una normativa armonizzata specifica per questi prodotti e alcuni documenti dedicati raccomandano limiti solo per alcuni elementi (As, Cd e Pb). Da un punto di vista tossicologico, i rischi associati all'assunzione di molti elementi mediante la loro ingestione è ancora oggetto di studio e, proprio per questo motivo, la normativa e le più autorevoli agenzie di salute pubblica sottolineano la necessità di attenersi sempre al principio di precauzione, basato su una politica di condotta cautelativa, e di tenere in stretta considerazione gli aggiornamenti delle evidenze scientifiche in tema di effetti connessi con sostanze potenzialmente tossiche. In tal senso, la metodica ottimizzata e validata mediante il presente progetto potrà essere utile sia per gli enti preposti al controllo di qualità e sicurezza dei prodotti alimentari sia per le aziende produttrici di tali prodotti.
Inoltre, la fase successiva all'ottimizzazione della metodologia analitica prevede la sua applicazione a tipologie diverse di TIT più consumate e più facilmente reperibili in Italia. I risultati ottenuti permetteranno di tracciare un profilo di esposizione di ciascuno degli elementi selezionati mediante stima dell'assunzione. Il profilo di esposizione rappresenta infatti un punto chiave nel processo di valutazione e gestione dei rischi, in quanto consente di approfondire la conoscenza su come, quanto e quando gli individui sono esposti. Nell'ambito del presente progetto, tali informazioni verranno utilizzate per caratterizzare i rischi mediante il confronto delle dosi degli elementi studiati potenzialmente assunti dai consumatori e i valori limite o raccomandati.
Infine, nella seconda parte del progetto si cercherà un approccio innovativo per gestire i rifiuti dei TIT. La gestione dei rifiuti è uno dei temi maggiormente dibattuto e sentito nelle attuali politiche nazionali e internazionali per quanto riguarda la sostenibilità ambientale. In accordo con i principi dell'economia circolare, si cercherà una modalità operativa affinché i rifiuti prodotti possano svolgere un ruolo utile come supporti per l'immobilizzazione enzimatica. Attualmente i rifiuti di tipo agroindustriali sono utilizzati come materiali adsorbenti per la rimozione di metalli dalle acque e di coloranti. Tuttavia, finora non è stata considerata la possibilità dell'utilizzo di questi scarti come supporti enzimatici. Il basso costo e la ampia disponibilità del materiale di supporto, come gli scarti di TIT, possono sicuramente rendere il processo molto più economico.
Pertanto, la presente proposta si configura come uno strumento utile e innovativo per orientare in maniera appropriata la programmazione strategica per il controllo di qualità e sicurezza di TIT, per un appropriato processo di risk assessment a tutela della salute dei consumatori e per la valorizzazione dei rifiuti nell'ottica dei principi dell'economia circolare.