Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2496611
Anno: 
2021
Abstract: 

Nel corso della sua storia ultracentenaria la Casa Editrice Gius. Laterza & Figli, fondata a Bari nel 1901 da Giovanni Laterza, ha intrattenuto numerosi rapporti con il mondo letterario italiano. A fare da testimone a questo rapporto contribuisce una rilevante corpus di lettere inedite conservate presso l'archivio epistolare dell'editore: un enorme contenitore di materiale documentario che comprende, nella sola parte relativa all'arco cronologico 1901-1959, attualmente depositata presso l'Archivio di Stato di Bari, un esteso patrimonio di lettere di alcuni tra i più importanti intellettuali, politici, editori, studiosi italiani e stranieri del XX secolo.

All'interno di questo corpus, che è valorizzato dalla presenza dei registri copialettere, con le minute delle missive di risposta dei vari membri di casa Laterza, è presente una sezione più circoscritta che contiene i carteggi di oltre 70 scrittori e scrittrici italiane del Novecento (Aleramo, Alvaro, Bassani, Bernari, Bianciardi, Bilenchi, Bontempelli, Borgese, Brancati, Calvino, Capuana, Cassola, Fortini, Jahier, Levi, Lussu, Morante, Ortese, Papini, Piovene, Pirandello, Pratolini, Prezzolini, Sciascia, Silone, Zavattini ecc.).

Il progetto intende lavorare su questa specifica sezione dell'archivio, che risulta a oggi quasi del tutto inedita e inesplorata, cercando di ricostruire il rapporto tra Casa Laterza e alcuni tra i principali protagonisti della cultura letteraria del secolo scorso. L'obiettivo non è solo quello di mettere a fuoco i caratteri di un dialogo costante e continuativo, indagando l'articolata rete di scambi e contatti tra i Laterza e il mondo letterario italiano - all'apparenza anomalo per un editore che decise di rinunciare alla pubblicazione di quella che Croce chiamava "letteratura amena" (narrativa, poesia ecc.) - ma anche di contribuire a un lavoro di selezione, organizzazione, trascrizione e studio del repertorio epistolare di maggior interesse storico-letterario.

ERC: 
SH5_2
SH5_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3157573
sb_cp_is_3156094
sb_cp_is_3147461
sb_cp_is_3508502
sb_cp_es_449348
sb_cp_es_449349
sb_cp_es_449350
sb_cp_es_449351
sb_cp_es_449352
Innovatività: 

L'innovatività e le potenzialità di avanzamento delle conoscenze del progetto si fondano in primo luogo sui corpora epistolari su cui si intende lavorare. Come già detto si tratta di materiale considerato dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, nella nota che ne accompagnava il deposito presso l'Archivio di Stato di Bari, di "altissimo valore della documentazione per la storia della cultura italiana". A ciò si aggiunga il fatto che si tratta di materiale per lo più inedito e mai studiato, parte del quale, soprattutto i registri copialettere trascritti su carta velina, in precario stato di conservazione e a rischio di deperimento. In questa prospettiva il progetto ha una primaria rilevanza nella salvaguardia e protezione dell'eredità culturale del Novecento, con specifica attenzione per la cultura letteraria e linguistica italiana, consentendo non solo lo studio e la divulgazione del materiale documentario presente nell'archivio Laterza, ma soprattutto la sua conservazione e trasmissione.

In un'ottica più strettamente disciplinare, in considerazione dello stato dell'arte in materia di epistolari novecenteschi e in relazione all'archivio Laterza, l'innovatività del progetto e le sue potenzialità di realizzare un avanzamento delle conoscenze si configura in più direzioni:

a) Nello studio di un corpus ancora inesplorato e di alto valore per la storia della cultura italiana novecentesca, capace quindi di aprire possibili scenari di studio sui numerosi autori di cui si conserva il materiale autografo o dattiloscritto e di contribuire a una maggiore messa a fuoco della storia di Casa Laterza e del suo ruolo nel più ampio quadro dell'editoria letteraria del XX secolo;

b) Nella ricostruzione del rapporto della casa editrice Laterza con gli scrittori e le scrittrici italiane del XX secolo, mai finora approfondito in maniera organica, osservandolo sia nel quadro della sua storia e della sua politica editoriale, e dunque anche sullo sfondo dell'influsso crociano, sia, più in generale, nel quadro dei contatti che i Laterza ebbero con autori europei. In questa direzione, anche grazie a un'analisi comparata con un secondo fondo - pure conservato nell'archivio Laterza - contenente oltre 400 lettere inedite di Benedetto Croce del periodo 1944-1952 (e anche le minute delle risposte dei Laterza), si proverà a ridefinire con più esattezza storiografica il suo ruolo nella storia della casa editrice e nel delineare i canoni letterari italiani del XX secolo. L'analisi del catalogo e dei carteggi mostra, infatti, soprattutto nei primi anni di definizione delle linee editoriali della Casa editrice, un rapporto più morbido e non pregiudiziale verso pubblicazioni di carattere letterario (romanzi, racconti, poesie, teatro ecc.), alcune delle quali sollecitate dallo stesso Croce, come ad esempio le novelle di Salvatore Di Giacomo e l'opera di Alfredo Oriani.

c) Nel ricostruire tasselli specifici relativi alla biografia e all'opera degli autori e delle autrici oggetti dell'analisi, grazie a uno studio dei loro carteggi privati e dei cantieri di lavoro retrostanti alla progettazione di libri e altre iniziative editoriali. Da questo punto di vista risultano interessanti soprattutto due fasi: i primi anni della Casa editrice, quando diversi autori propongono all'editore la pubblicazione di opere che in alcuni casi vengono accolte (le citate novelle Di Giacomo, il cui epistolario contribuisce a ricostruire l'iter compositivo), in altre rifiutate (Capuana, Pirandello ecc.); e gli anni del secondo Dopoguerra, durante la gestione di Vito Laterza, quando in margine alla collana "Libri del tempo" vengono arruolati numerosi autori contemporanei, tra cui Brancati, Ortese, Sciascia, Cassola, Bianciardi ecc., per realizzare opere dal profilo formale più ibrido (pamphlet, saggi, inchieste ecc.)

d) Nel contributo alla salvaguardia, protezione e promozione dell'eredità culturale del Novecento tramite il lavoro di trascrizione e pubblicazione di una selezione del materiale documentario oggetto di studio. Questo lavoro di trascrizione, soprattutto dei registri copialettere con le missive di risposta da parte dei Laterza, alcune delle quali in cattivo stato di conservazione, risponde non soltanto all'obiettivo di predisporre il materiale selezionato a un più accurato studio storico-letterario, ma anche a quello di arginare il rischio di perdita di un patrimonio di altissimo valore culturale, operando così in linea con i già citati obiettivi di Horizon Europe previsti dal Work Programme 2021-2022 "Culture, creativity and inclusive society", con particolare riguardo alla Call "Research and innovation on cultural heritage and CCIs".

Codice Bando: 
2496611

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma