Il gruppo di ricerca si ripropone di realizzare una monografia interamente dedicata all'inquadramento critico e interpretativo di una delle opere seminali della letteratura russa, le "Memorie di un cacciatore" di Ivan Turgenev.
Il volume, al quale i quattro ricercatori parteciperanno insieme in fase id elaborazione e progettazione e separatamente con la stesura di singole sezioni, ha un taglio profondamente innovativo, in quanto applica in maniera congiunta e parallela competenze di tipo letterario e linguistico che permetteranno di affrontate l'opera in tutto il suo spettro da una prospettiva inedita.
Va considerato infatti che l'enorme fama dell'opera, acquisita nel dibattito socioculturale ottocentesco e corroborata in epoca sovietica, soprattutto attraverso l'antologizzazione scolastica, è risultata in molto ostativa all'applicazione di metodologie d'indagine moderne e innovative, che si concentrino non sulle implicazioni extraletterarie, ma sulla componente strettamente testuale e linguistica dell'opera.
Dopo un approfondito inquadramento storico-letterario che esaminerà in dettaglio l'opera in prospettiva diacronica, il cuore della trattazione sarà costituito da un capitolo di taglio letterario, volto a indagare l'essenza e l'intensità dei mezzi espressivi, e uno di taglio linguistico, che porrà l'opera e il suo idioletto all'interno delle complesse dinamiche dell'evoluzione linguistica.
Non esiste in italiano nessuna trattazione monografica e complessiva delle "Memorie del cacciatore", né vanno in alcun modo in direzioni degli obiettivi preposti dal gruppo di ricerca quelle presenti in russo, tutte molte datate e influenzate dai condizionamenti ideologici dell'epoca sovietica.
La ricerca presenta spiccati tratti di innovatività e originalità.
in primo luogo non esiste, né in italiano né in altre lingue, una trattazione esaustiva e complessiva dedicata alle "Memorie di un cacciatore". Alcune brevi monografie in russo d'epoca sovietica risentono vistosamente del predominante indirizzo ideologico e extraletterario.
L'opera non è stata poi mai esaminata in italiano con un'impostazione che privilegi le sue essenziali caratteristiche di genere, di impianto narratologico, di utilizzo degli strumenti poetici e retorici, di eterogeneità rispetto allo standard linguistico coevo, attribuendo ai contenuti sociali e ideologici un coerente ma non predominante ruolo.
A determinante supporto dell'innovazione metodologica c'è anche un taglio fortemente interdisciplinare, che utilizza in parallelo strumenti letterari, linguistici e traduttologici, sfruttando i risultati di un approccio d'indagine per integrare e approfondire altri aspetti della trattazione.
La monografia ha naturalmente anche il compito di raccogliere, riassumere, contestualizzare storicamente e valutare i giudizi critici già espressi a proposito delle "Memorie di un cacciatore" in russo e in altre lingue, ma, accanto a questo compito che ha un profilo di alta divulgazione particolarmente interessanti per destinatari con specifici interessi russistici, se ne pone un secondo e fondamentale di indagine autonoma e del tutto innovativa dell'opera nella sua evidenza testuale e linguistica, dal quale si attendono risultati marcatamente originali soprattutto in merito a: precipuità del genere dell'opera e sua definizione (raccolta di racconti con nessi trasversali, bozzetto di costume narrativizzato, lingua esopica); caratteristiche fortemente distintive dell'idioletto, soprattutto in merito a alcune varietà diatopiche; punto di raccordo tra il Turgenev lirico degli esordi e quello senile delle "Poesie in prosa" in merito a un utilizzo concentrato di strumenti poetici in un testo in prosa.
Considerando che la monografia sarà resa accessibile gratuitamente in open access, si può prevedere un significativo impatto in termini di disseminazione della conoscenza. la monografi potrà diventare un prezioso strumento di fruizione sia a livello di studi universitari che anche nell'ambito di una più ampia cerchia di destinatari appassionati di letteratura.